rifiuti scuola 3Ancora una proroga del servizio di raccolta rifiuti (e siamo alla quinta in sei mesi) durante l’amministrazione guidata dalla triade commissariale.

Alle quattro (brevi) disposte con determina del Capo settore lavori pubblici (n.37,n.125, n.154 e n.223), infatti, ha fatto seguito quella del 29 gennaio scorso con la quale i Commissari hanno disposto un nuovo differimento della scadenza dell’affidamento del servizio rifiuti per altri sei mesi, stavolta utilizzando i poteri sindacali (dunque alla stessa stregua di quanto fatto dal precedente sindaco e da tanti altri della provincia), mediante un ordinanza “contingibile ed urgente”.

Ma questo è solamente uno degli aspetti di fronte al quale rimaniamo disorientati.

Altro aspetto che lascia perplessi, ad esempio, è quello relativo alla società affidataria che, stando a quanto si legge nell’ordinanza n.18, è il “costituendo” RTI (raggruppamento temporaneo d’imprese) fra la Tech Servizi Srl e la Clean Up srl, considerato che la Tek.ra srl del precedente RTI, con nota dello scorso 12/01/2016 “comunicava al Comune l’indisponibilità, per motivi aziendali, a proseguire il servizio oltre il 31/01/2016”.

Dunque un affidamento diretto (di un servizio che – complessivamente – costa all’ente oltre 2,8 milioni di euro) senza gara pubblica ed in favore di un raggruppamento d’imprese ancora in fase di costituzione e che, comunque, rappresenta un soggetto giuridico nuovo rispetto a quello sin’ora incaricato dell’appalto?  

Abbiamo compreso bene o c’è qualcosa che ci sfugge?

Altro aspetto che ci sfugge è quello relativo ai tempi della gara. Nell’ordinanza in questione, infatti, si legge che l’affidamento temporaneo è derivato anche dalla circostanza “che il tempo tecnico occorrente per l’espletamento della procedura di gara e l’affidamento del nuovo servizio non sarà comunque inferiore a sei mesi”.

Dunque dodici mesi (se consideriamo i sei già trascorsi) servono per redigere un nuovo bando di gara? E che si è fatto fin’ora? Perché nessuno sollecita la Regione a varare il Piano Aro che fu trasmesso a Palazzo d’Orleans già nell’estate del 2014?

Si badi, cerchiamo con tutte le nostre forze di essere realisti e di non strumentalizzare le difficoltà oggettive di questi Commissari, perché sappiamo quanto è difficile governare un ente e perchè sappiamo che tanti altri enti della provincia sono finiti sulla graticola per proroghe del medesimo servizio (“Troppe proroghe”, titolavano parecchi giornali solo il 22/12/2015 ed i sindaci di Ragusa, Modica e Giarratana ne dovranno anche  rispondere dinanzi alla Corte dei Conti).

Siamo consapevoli, altresì, che l’annosa vicenda dei rifiuti, in Sicilia, sta rappresentando una delle questioni più complicate per il Governo regionale alle prese con l’imminente rischio di commissariamento, mentre è obbligo dei Comuni garantire – comunque e sempre – la continuità di questo servizio essenziale.

Ciò non di meno non possiamo esimerci dall’evidenziare come, proprio a Scicli, questa vicenda delle proroghe sul servizio rifiuti assuma un significato particolare ed una rilevanza che in altre città non ha, posto che nella relazione ministeriale che ha portato allo scioglimento per mafia dell’ente, fra i principali comportamenti che il Ministro pose a fondamento della propria censura vi furono proprio “le continue proroghe” del servizio in questione.

Ecco perché riteniamo che se c’è una problematica, rispetto alla quale i Commissari potevano e dovevano dimostrare che si poteva fare diversamente, questa era proprio il servizio rifiuti.

 

Il Circolo Pd “Scicli Democratica”