sbarchi 20Sono già state sepolte 25 delle 29 salme arrivate il 6 ottobre scorso al porto di Pozzallo. Il medico legale ha già effettuato la prima autopsia mentre altri 5 cadaveri sono ancora negli obitori  degli ospedali di Ragusa e Ibla.

Le indagini sulla morte dei migranti sono al vaglio della procura di Siracusa dov’è avvenuto lo sbarco dei testimoni.

Uomini  e donne ammassati l’uno sull’altro nel gommone che li  doveva condurre in Italia e invece hanno pagato per andare incontro alla morte. Morte per asfissia da calpestio. E’ questo l’agghiacciante esito della perizia effettuata sul corpo dei 29 migranti giunti al porto di Pozzallo il 6 ottobre scorso.  I migranti sono deceduti perché il gommone è stato sovraccaricato di persone.

Chi stava sotto è morto perché non aveva lo spazio per respirare.  Per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina come conseguenza di altro delitto è stato fermato un immigrato dalla squadra mobile di Siracusa coordinata dalla procura aretusea,  considerato che i 100 testimoni di quel tragico sbarco sono sbarcati al porto di Augusta. La pm, Valentina Botti, della procura di Ragusa ha dato conferimento, tramite rogatoria,  al medico legale Francesco Coco per l’autopsia invece sulle 29 salme che sono state  trasferite negli obitori degli ospedali di Modica, Vittoria, Ispica, Pozzallo e Ragusa. Su 24  è stato prelevato il dna per l’eventuale riconoscimento mentre in altri 5 corpi l’esame autoptico sarà effettuato domattina, dalle 11 in poi,  negli obitori degli ospedali di Ragusa Ibla e Ragusa.  24 immigrati sono già stati sepolti nel cimitero di Pozzallo. E’ ormai una regola degli scafisti sovraccaricare le imbarcazioni di immigrati per effettuare meno traversate, quindi diminuire il rischio di essere fermati dalla forze dell’ordine e introitare maggiori somme di denaro, fregandosene se qualche immigrato dovesse rimetterci la vita, come purtroppo spesso accade.

Viviana Sammito