“22 operazioni in corso oltre 4000 persone salvate, incerto il numero dei dispersi”. Sono oltre quattromila i migranti salvati nella giornata di ieri al largo della Libia. 700 tra oggi e domani arrivano al porto di Pozzallo. Altre vittime mentre ancora si piangono quelle del naufragio di due giorni fa.

Circa 4.100 migranti sono stati recuperati in 22 interventi della Guardia Costiera ieri.  Non è ancora certo il numero di vittime del secondo naufragio in due giorni. 700 sono attesi a Pozzallo tra oggi e domani. I cadaveri recuperati in mare sono circa 20 ma il numero, tra qualche ora, potrebbe purtroppo aumentare.  I corpi saranno trasportati a Trapani. Secondo le prime testimonianze dei sopravvissuti sarebbero un centinaio i dispersi nel naufragio di ieri a largo della Libia.Lo hanno raccontato appena sbarcati dalla nave “Bettica” della Marina che li ha soccorsi. I naufraghi hanno raccontano ai mediatori culturali che sul peschereccio si erano imbarcati in 650. Ma sulla Bettica ci sono circa 540 persone. Tra loro due migranti che avrebbero perso in mare il figlio di sei anni.

Sono 7 i mezzi della Guardia costiera attualmente in azione al largo delle coste libiche. Oltre ai mezzi della Guardia costiera sono state inviate sul posto diverse altre navi presenti in zona: quattro rimorchiatori, un mercantile, una unità Frontex e una Eunavformed con elicottero.  Il Mediterraneo è pattugliato più che mai in questi giorni. Con il miglioramento delle condizioni meteo marine le organizzazioni libiche si stanno preparando a caricare i barconi di migranti.

Queste è la sequenza della prima tragedia in mare dell’inizio della buona stagione: un barcone in legno stracarico di persone naufragato. Gli immigrati si sono agitati alla vista dei soccorsi: Oltre i 500 migranti salvati e cinque i morti accertati. Nella tragedia si è compiuto il miracolo: è stata trovata viva una nigeriana di 9 mesi grazie alle cure di un’altra donna che l’ha stretta a se durante le fasi dello sbarco. La piccola è sopravvissuta al naufragio. Sua mamma è morta per le ustioni di benzina con un’altra creatura in grembo.

Viviana Sammito