C’è anche un bimbo nigeriano di tre anni tra i 17 dispersi di un viaggio della speranza nel canale di Sicilia. Il team Moas-Croce Rossa Italiana ha recuperato 113 persone su un gommone in difficoltà. Domani arriveranno alle 15 al porto di Pozzallo.

Sono stati soccorsi 113 migranti a nord della Libia dalla nave Phoenix di un’organizzazione non governativa, Moas- Croce Rossa Italiana. Arrivano domani pomeriggio alle 15.00 al porto di Pozzallo.  Il gommone era partito da Sabrata, in Libia ma durante la traversata, a causa dell’imbarcazione sovraffollata, alcuni migranti sono finiti in mare. Anche un bimbo nigeriano di tre anni che era in braccio alla madre è finito con lei in acqua. I superstiti hanno avvertito i soccorritori della possibile presenza in mare dei dispersi. La madre del piccolo, salva a bordo della nave Moas, lo sta cercando ancora disperatamente. Il bambino indossava anche il giubbotto di salvataggio.  La donna ha raccontato al team dei soccorritori di essere finita in acqua assieme al figlio a causa del mare mosso e del gommone troppo affollato: lei non è riuscita ad afferrarlo per tenerlo a galla.

Molti dei sopravvissuti a bordo di Phoenix hanno varie ustioni su diverse parti del corpo, causate dallo sfregamento dei corpi bagnati dall’acqua salata con i vestiti impregnati dal carburante fuoriuscito dal motore. In particolare le donne, che a differenza degli uomini non hanno potuto sfilarsi i vestiti pieni di carburante.

Viviana Sammito