Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare” (Geremia 14,18).

Non riesco a trovare parole per esprimere il dolore per la morte di un giovane che ho visto crescere e che ho voluto bene.

Signore, tu che conti “i passi del nostro vagare” e le nostre lacrime “nell’otre tuo raccogli”, prendi con te questi due ragazzi che troppo presto hanno lasciato questo mondo. Fa che la fede e la speranza di poterli riabbracciare un giorno possa consolare, anche solo un poco, chi li ha amati e voluti bene.

Don Bosco ci disse che “in ogni ragazzo, anche il più disgraziato, v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare.”

Grazie Francesco Arrabito per ogni sorriso dato e fatto nascere sul volto di ogni bambino col tuo servizio in oratorio. Grazie per la tua disponibilità, per la tua amicizia, per il tuo cuore. Sei vivo in Cristo e in noi, per sempre. Disegna ogni tanto qualcosa per noi nel cielo, donaci ancora qualche sorriso. A presto”. Questo il post che Don Flavio Maganuco aveva scritto  sulla bacheca Fb del giovane Ciccio, 18 anni, morto mercoledì mattina a seguito di un incidente stradale avvenuto lungo la Punta Secca-Santa Croce Camerina. Assieme a lui è morto anche Mirko Sokmani, 18 anni, viaggiava nella moto assieme al suo amicio Ciccio. I due hanno impattato violentemente contro un camion fermo sulla corsia.

Ed è stato Padre Maganuco a celebrare questa mattina il funerale dei due giovani, nella Chiesa Madre di Santa Croce Camerina. Presenti anche i Sacerdoti Puglisi, Iacono e Mallemi.




La Chiesa non è bastata a contenere la folla, tutta la città si è stretta attorno al dolore dei famigliari di Mirko e di Francesco, ancora increduli di questo tragico destino. Una domenica triste per Santa Croce Camerina.

Ieri era  stata eseguita l’autopsia sul corpo dei due ragazzi, le salme poi riconsegnate alle rispettive famiglie e oggi il funerale. Due cortei partiti dalle rispettive abitazioni, ma giunti in Chiesa assieme.

“Sapere che due ragazzi così giovani, che si affacciano al mondo del lavoro e che stanno costruendo i loro sogni, non ci sono più, crea un vuoto nel cuore di tutti quelli che li hanno amati” – ha detto il Parroco, che ha provato in tutti i modi a confortare i genitori e i parenti dei due giovani, che di lacrime da versare non ne hanno più, ma appaiono chiaramente distrutti dal dolore, un dolore incancellabile, che solo il trascorrere del tempo, dei mesi, degli anni, potrà allentare.

“Quando avvengono tragedie del genere, le prime reazioni sono la rabbia o chiudersi in se stessi. Ma agendo in questo modo faremmo un torto alla memoria dei due ragazzi che hanno lasciato in noi un esempio che dobbiamo seguire – dice ancora Padre Maganuco -, infatti il loro ultimo gesto è stato il cercarsi, due amici che si cercano per tornare assieme a casa, un esempio se vogliamo di carità, ma soprattutto di grande amicizia.  Anche tutti noi dobbiamo vivere nella logica dell’affetto, della carità, dell’accoglienza, dell’amore, dell’amicizia vera”.

All’uscita dei feretri dalla chiesa scroscianti applausi e palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo.

Oggi a Santa Croce Camerina è lutto cittadino.