anninoSono 14 i medici indagati questa settimana dalla procura per tre distinte morti sospette negli ospedali di Modica e Ragusa. Questa mattina l’autopsia sul corpo di Luigi Annino, il 65enne modicano d’adozione, deceduto due settimane fa dopo essere stato dimesso dal maria Paternò Arezzo.

5 sono i medici indagati per il caso Annino.

Luigi Annino, 65 anni, Maria Occhipinti, 56, Maria Grazia Di Fede, 32 anni. Tre morti sospette, 14 medici indagati per omicidio colposo: 3 del pronto soccorso per il decesso della Occhipinti, 5 cardiologi per il caso Annino e 6 ginecologi per la morte della Di Fede.  Alle 12.00 circa è iniziata questa mattina l’autopsia sul corpo di Luigi Annino nell’obitorio dell’ospedale Maggiore di Modica. Circa due settimane fa l’uomo era andato al nosocomio modicano per una visita cardiologica, i medici hanno programmato un’angiografia coronarica al Maria Paternò Arezzo  a Ibla ma quando il 65enne è arrivato i cardiologi ragusani non  lo hanno sottoposto all’esame programmato dai colleghi di Modica, decidendo di mandarlo  a casa. Annino è morto il giorno dopo. Per il suo decesso sono indagati, per atto dovuto,  considerato che questa mattina è stato eseguito un accertamento irripetibile i 5 cardiologi che lo hanno dimesso. Con i medici erano presenti all’autopsia i consulenti di parte e i legali, compresa la famiglia di Annino. L’esame autoptico è stato eseguito dal medico legale, Francesco Coco, incaricato per questo caso dal sostituto procuratore Marco Rota.

mariagrazia di fedeIeri pomeriggio il medico Coco ha anche effettuato le autopsie sia sulla salma della giovane donna di Pachino, la 32enne Maria Grazia Di Fede, deceduta martedì scorso, intorno alle 16 sia sul corpicino del neonato, morto circa 48 ore prima del parto.  L’esame è durato circa due ore e mezza. Il dottor Coco si è preso 90 giorni di tempo per depositare la relazione dell’autopsia. Il bambino presentava  un nodo al cordone ombelicale mentre la madre ha subito una coagulopatia, una situazione patologica post partum. Al vaglio del dottor Coco la condizione della placenta, che in genere dice molto sul tipo di gravidanza, se ci sono stati problemi e i medici non lo hanno capito o non hanno tempestivamente operato.  La Di Fede ha partorito spontaneamente il figlioletto all’8 mese di gravidanza anche se era già morto, poi la donna ha cominciato ad avere collassi e perdite copiose di sangue. E’ stata operata due volte per un intervento di isterectomia parziale, asportazione di parte dell’utero, ma  le condizioni di salute non miglioravano e le è stato tolto anche un moncone di utero. Poi la morte per la quale sono indagati 6 ginecologi.

maria morta malasanitàUn altro e terzo fascicolo è ancora aperto per il decesso di Maria Occhipinti, la 56enne pozzallese dimessa per una colina renale e morta il giorno dopo. In questo caso sono indagati tre medici del pronto soccorso. Per una colina renale era stato mandato a casa tre volte, lo scorso aprile, Roberto Cannata, modicano di 67 anni. Aveva un’occlusione intestinale ed è morto prima di entrare nella sala operatoria.  9 i medici indagati per la sua morte. Con la morte di Cannata salgono a 4 i fascicoli aperti che vedono iscritti sul registro delle notizie reato 23 medici.  L’azienda sanitaria provinciale ha preferito rimanere in silenzio e aspettare l’esito delle indagini della magistratura. Nel frattempo il manager, Maurizio Aricò, ha nominato una commissione  composta da 5 dirigenti dell’Asp che sta continuando a esaminare i casi di morti sospette all’interno dei nosocomi.

Viviana Sammito