Arrivano le richieste, 12,  di rinvio a giudizio per sindaco e giunta municipale, due dirigenti comunali e tre revisori dei conti di Pozzallo. Le ha presentate il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, al Giudice per le Udienze Preliminari il quale, a sua volta, ha fissato il processo penale per il primo marzo del 2012. Il piemme contesta il reato di falsità ideologica continuata e aggravata al sindaco, l’onorevole Giuseppe Sulsenti, agli assessori pro
tempore, Salvatore Candiano, Carmelo Di Stefano, Guglielmo Puzzo e Attilio Sigona, ai dirigenti comunali Giovanni Gambuzza,
responsabile del Settore Tributario dell’ente, e Giovanni Modica, responsabile del settore finanzario, e ai revisori dei conti Anita Inì, Salvatore Barrera e Chiara Iozzia, presidente e componenti dell’organismo. L’aggravante viene contestata perchè il reato sarebbe stato commesso singolarmente ed in concorso tra loro, in numero superiore a cinque, con più atti esecutivi. Tutti, secondo il capo d’imputazione, nello svolgimento delle loro funzioni, avrebbero preso
parte al procedimento di formazione e approvazione del conto consuntivo indicando falsamente un introito superiore a quello che, nei fatti, sempre
secondo l’accusa, era prevedibile. In sostanza avrebbero avallato nel bilancio consuntivo dell’esercizio finanziario 2008, entrate tributarie accertate
derivanti da recupero di evasione Ici per gli anni 2003-2004 per un milione 900 mila euro, importo non corrispondente a quello reale da quello accertato dal
recupero evasione Ici per gli anni 2003 (anno intero) e 2004 (dieci avvisi). Stesso discorso per il bilancio 2009 nel quale erano previsti recuperi Ici dal
2005 al 2008 per 2.300.000 euro, non corrispondenti a quelli invece accertati dalla Guardia di Finanza(1.624.742,90 euro, importo che, comunque, si
differenziava con quello che emerge dalle comunicazioni interne tra l’Ufficio Tributi e il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti). Nello stesso atto
di fissazione di udienza risultato parti interessate insieme a Sulsenti, Candiano, Di Stefano anche Ilenia Caruso e Rosaria Cugno, già assessori
all’epoca della delibera dell’undici settembre 2009, tutti e cinque accusati di abuso d’ufficio per l’affidamento ad un tecnico della progettazione del Piano
di Utilizzo delle Aree Demaniali.

RTM