polizia 11Un ragusano di 22 anni si è masturbato davanti ad una bimba di 12 anni in un luogo pubblico

E’ stata la minorenne, che era in compagnia di un’amichetta in un fast food a Ragusa, a chiamare la madre, che attendeva in auto la figlia, per raccontargli in lacrime che un ragazzo davanti a lei faceva “cose strane” e la fissava. La mamma stava per andare dalla figlia quando quest’ultima l’ha tranquillizzata chiarendo che il giovane si stava allontanando. La giovane donna ha notato allontanarsi il presunto pedofilo e ha annotato le prime due lettere della targa dell’auto, segnalandole alla polizia.

La Squadra Mobile si è messa subito alla ricerca del veicolo mentre la bambina è riuscita a raccontare ogni minimo particolare e dettaglio, ripetendo spesso le parole “lui ci guardava, ci fissava negli occhi e ogni tanto sorrideva, con la mano faceva su e giù”.

Pochi giorni sono bastati agli agenti di Polizia della Squadra Mobile per risalire all’identità di alcuni sospettati, in quanto gli elementi della targa parziale fornita dalla mamma della piccola corrispondevano ad alcuni dati già inseriti in banca dati di un giovane che pochi mesi fa era già stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico a Ragusa.

Le due minorenni e la madre hanno confermato l’identità del presunto pedofilo guardando l’album fotografico della Polizia che aveva già appunto segnalato il soggetto per gli stessi reati: pochi mesi fa si era masturbato  alla fermata dell’autobus in Via Zama a Ragusa. In quella occasione però non era riuscito a masturbarsi in quanto la vittima di 14 anni si era data alla fuga in quanto seguita e molestata rifugiandosi in un bar dove aveva chiesto aiuto.

In questa occasione il ventiduenne è stato denunciato, oltre che per atti osceni in luogo pubblico,  anche per il reato di corruzione di minorenne poiché ha compiuto atti sessuali in presenza di una minore al fine di farla assistere.

Il giovane pervertito una volta convocato negli uffici della Squadra Mobile si è chiuso in un totale silenzio nominando solo un avvocato di fiducia. Adesso la sua posizione è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa e rischia fino a 3 anni di carcere.

“La Polizia di Stato ringrazia per la collaborazione la giovane mamma che ha dato un forte impulso all’attività d’indagine- ha dichiarato Nino Ciavola, Dirigente della Squadra Mobile, permettendo di identificare in pochi giorni l’autore di un reato particolarmente grave, in particolar modo per lo sviluppo psicologico naturale delle vittime minori d’età”.

“Si raccomanda a tutti gli adolescenti ed ai genitori di segnalare tempestivamente alla Polizia di Stato, persone sospette o con atteggiamenti che possono essere di interesse investigativo”.

Viviana Sammito