polizia denunciaE’ stato tratto in arresto dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, C.M. di 44 anni, ragusano, per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, minacce gravi e violazione di domicilio con violenza sulle cose.

I fatti si sono verificati alcuni giorni fa quando al 113 è pervenuta una richiesta di aiuto da parte di una donna che era stata aggredita dal suo ex convivente dopo che questi aveva sfondato la porta di casa a calci riuscendo ad accendere all’interno.

Subito sul posto gli agenti hanno soccorso la vittima ex convivente dell’aggressore che ha raccontato di come l’uomo al suo rifiuto di accesso all’interno della sua abitazione ha sfondato al porta riuscendo ad entrare all’interno della stessa. Evidenti i segni lasciati sull’uscio di casa, dalla furia dell’uomo, con diversi danni agli infissi.

Qui ne è nata un’aggressione prima nei confronti della sua ex e poi nei confronti della suocera a cui la donna aveva chiesto aiuto.

A portare la peggio proprio la suocera che è stata condotta presso il locale ospedale e soccorsa con una prognosi di 7 giorni per trauma cranico e trauma contusivo. Medicata anche la figlia che riportava diverse escoriazioni e graffi.

L’uomo alla vista degli agenti riusciva a divincolarsi e a fuggire a bordo della sua autovettura minacciando di morte i presenti.

I poliziotti si sono posti al suo inseguimento riuscendo a bloccarlo poco distante. Anche in quella occasione l’uomo, in preda a grande agitazione, ha continuato a minacciare di morte gli agenti, fino a quando è stato definitivamente fermato e condotto presso gli uffici della Sezione Volanti.

All’interno dell’Ufficio Denunce della Questura le parti offese hanno presentato querela.

Pertanto all’esito di quanto accertato l’aggressore è stato tratto in arresto per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate nei confronti dei prossimi congiunti, minacce gravi e violazione di domicilio con violenza sulle cose e su disposizione del P.M. di turno condotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Foto: repertorio novetv