guardia-di-finanza-1[1]Contrasto alle frodi. La Guardia di Finanza ha scoperto indebite percezioni di finanziamenti erogati dalla regione siciliana a favore  di un ente di formazione professionale ragusano  che ha percepito, secondo le indagini, 500mila euro in tre anni per impartire corsi per pizzaiolo, aiuto scenografo, inglese e produzione multimediale.

I corsisti erano fantasmi, cioè nell’elenco sono stati registrati nomi fittizi di persone che quindi non sapevano neanche di essere state iscritte. In alcuni casi è stato rilevato che sono state effettuate attività didattiche inesistenti, in orari e giorni diversi a quelli effettivi,ed è stato aumentato il numero delle ore di lezioni rispetto a quello effettivamente svolto.

La regione siciliana ha continuato a erogare fondi all’ente: nel 2007 circa 90mila euro, nel 2010 circa 32mila e ne 2011 410 mila euro per u totale di 500mila euro. Tanto ammonta il valore dei beni sequestrati nella disponiblità delle persone indagate: il rappresentante legale, tre dirigenti dei corsi, due imprenditori commerciali. L’accusa è di falso e truffa aggravata i concorso e continuata e alcuni egli indagati, ragusani, vittoriesi e comisani, sono già conosciuto per reati contro il patrimonio L’inchiesta è scattata un anno fa con a denuncia, poi sono oltre cento le persone ascoltate sull’ingente truffa dalla Guardia di Finanza.

Le Fiamme Gialle hanno anche informato l’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale che ha revocato all’ente segnalato lo svolgimento di qualsiasi attività di formazione professionale nell’ambito della regione siciliana anche se la sede continua ad essere operativa.

Viviana Sammito