carcere 1Al termine di quasi un anno di indagini, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa hanno disarticolato un’organizzazione criminale attiva nello spaccio di sostanze stupefacenti che riforniva le principali piazze di Ragusa. In particolare, dallo sviluppo di informazioni raccolte sul territorio e sviluppate, prima in forma autonoma e, poi attraverso il coordinamento della locale Procura della Repubblica, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa hanno presidiato per diversi mesi le principali piazze del centro storico e della periferia di Ragusa, ritenute luogo ideale di ritrovo di spacciatori e acquirenti di sostanze stupefacenti, ecco perchè chiamata Operazione “Tutto Città”. Ovvero la fitta ramificazione di sodali dell’organizzazione su tutto il tessuto cittadino, nel quale avvenivano le cessioni delle dosi a giovani e meno giovani.

L’identificazione dei corrieri, degli spacciatori da strada, degli acquirenti, dei luoghi di stoccaggio delle sostanze, dei mezzi utilizzati per gli spostamenti, dei rifornitori ubicati fuori provincia (in particolare nella città di Catania), è stata resa possibile non soltanto attraverso le tradizionali tecniche investigative di appostamento e pedinamento ma, soprattutto con l’ausilio di indagini tecniche (intercettazioni telefoniche e captazioni ambientali di conversazioni tra presenti e con l’installazione di sistemi di monitoraggio – GPS – sulle autovetture dei corrieri).

Fondamentale, poi, la strategia operativa adottata d’intesa con il Magistrato titolare del procedimento penale –  Valentina Botti –  ovvero  i condurre interventi mirati e cadenzati per indebolire le fonti di approvvigionamento. Perquisizioni e arresti modulati dei vari corrieri di cui si serviva l’organizzazione per far giungere in Provincia i carichi (circa 30 kg a settimana). In questo modo, non soltanto sono stati acquisiti utili risconti investigativi ma, soprattutto, si è potuto allargare la platea dei soggetti coinvolti e ricostruire la piramide organizzativa, individuandone ruoli e compiti di tutti i sodali.

L’ultimo atto, verificatosi nella notte tra il 20 ed 21 dicembre, rappresenta l’epilogo dell’operazione. Infatti, gli uomini della polizia tributaria di Ragusa, collaborati dai colleghi del Gruppo Operativo Antidroga di Catania, hanno tratto in arresto, nella sua abitazione del capoluogo etneo, il pluripregiudicato  Luca Calogero, 20 anni.

Quest’ultimo era riuscito a sfuggire alla cattura nel corso dell’operazione dello scorso 23 novembre, allorquando, nel centralissimo Corso Italia di Ragusa, era stato inseguito e bloccato a bordo di un’autovettura presa in noleggio, mentre trasportava oltre 30 kg di marijuana. Nelle concitate fasi di inseguimento e bloccaggio del veicolo, il Calogero si era dato a precipitosa fuga tra le vie del centro e neanche l’esplosione di un colpo di arma da fuoco in aria a scopo intimidatorio operato da un finanziere, lo aveva indotto a fermarsi. La sua cattura è stata comunque possibile, dal momento che i militari conoscevano la sua identità e ne controllavano gli spostamenti attraverso diversi monitoraggi di natura tecnica.

In quella circostanza furono comunque tratti in arresto alcuni dei suoi sodali, tra cui, Venerando Vincenzo Manciagli, 36 anni, di Acireale, Sel Sulo, 36 anni, albanese, e Giuseppe Gurrieri, ragusano di 39 anni.

L’indagine, partita da una prima raffinata identificazione di numerosi soggetti che spacciavano su alcune “piazze” di Ragusa ha permesso di ricostruire l’intera filiera criminale, che ha messo in luce un’organizzazione strutturata e ramificata in questo territorio, che rifornivano gli spacciatori locali di cocaina, hashish e marijuana.

Lo scorso mese di   agosto era stato arrestato, in flagranza di reato, un noto spacciatore di droga, Benedetto Salvino, 58 enne ragusano  trovato in possesso di diverse dosi di cocaina. Quest’ultimo, considerato il personaggio di spicco del sodalizio in grado di tenere diretti e personali rapporti con i capi clan delle consorterie catanesi, risulta attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

Il successivo sviluppo del filone investigativo ha permesso di trarre in arresto in flagranza di reato altri soggetti, intimamente collegati con il Salvino, sorpresi nelle quotidiane attività di distribuzione sul territorio delle sostanze stupefacenti provenienti dal capoluogo etneo. Si tratta dei catanesi, Massimo Scuderi, 44 anni, Rosa Foti, 43 anni, e del ragusano Angelo Bruno di 26 anni,  tutti attualmente reclusi presso la Casa Circondariale di Ragusa.

L’operazione di servizio oltre ad assicurare alla giustizia i responsabili e segnalare alla Prefettura oltre 30 assuntori, ha permesso di sequestrare 35 chili di marijuana, 100 chili di cocaina, dieci di hashish, 10 cartucce 380 auto calibro 9 mm. corto, oltre 100 mila euro tra denaro contante ed assegni, sei bilancini di precisione, otto cellulari per i contatti con gli acquirenti, un camper, un’auto ed uno scooter.