Ha aggredito una 79enne per rubarle la collana d’oro che portava al collo, per rivenderla e comprare della droga, e la donna, a causa delle ferite riportate è morta quattro giorni dopo in ospedale. E’ l’accusa contestata dalla Procura di Ragusa a Sergio Giuseppe Aiello, 25 anni, che è stato arrestato dalla polizia di Stato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip. La rapina è stata commessa il 28 maggio scorso, davanti casa della vittima, che stava rientrando nella propria abitazione dopo avere comprato della carne. La squadra mobile della Questura ha identificato Aiello, che ha ammesso di avere rapinato la 79enne, ma di non volerla uccidere, grazie alla riprese di sistemi di videosorveglianza. Nelle immagini si vede l’uomo uscire tra due auto posteggiate e aggredire la vittima, e poi andare insieme a una donna, risultata estranea alla vicenda, a vendere la collana d’oro scippata alla pensionata. (Fonte: Ansa)

La vittima è Angela Distefano, l’anziana signora venne aggredita vicino la sua casa in Via Ecce Homo. Subito dopo l’aggressione la donna fu sottoposta ad intervento chirurgico, ma per lei non ci fu nulla da fare.

La vittima quella mattina era uscita da casa per andare a fare un po’ di spesa; nessuna busta carica di alimenti, solo un po’ di carne perché era anziana e non aveva la forza di portare pesi. La donna era perfettamente autosufficiente ed in salute, svolgeva quasi sempre lo stesso percorso e quella mattina, per sua sfortuna è incappata in Aiello che, come dallo stesso ammesso, aveva bisogno di denaro e quando l’ha vista passare, notando la collana, ha deciso di seguirla per rapinarla. Aiello non ha avuto neanche il coraggio di affrontarla, ha atteso il momento di maggiore vulnerabilità della vittima, ovvero quando di spalle. Dopo averla seguita, giunto davanti casa della vittima, si è nascosto dietro una macchina; non appena la donna ha aperto casa gli è piombato addosso tappandole la bocca per non farla urlare, strappandole la collana e scaraventandola a terra.

La furia del criminale procurava un’immediata frattura del femore per la caduta e Aiello scappava senza neanche voltarsi indietro.

Non ha fatto in conti con i poliziotti che sono riusciti a ricostruire tutta la dinamica del reato da lui commesso assicurando fonti di prova schiaccianti ed utili per la Procura della Repubblica per chiedere ed ottenere la più grave misura cautelare, ovvero il carcere.

I poliziotti della Squadra Mobile di Ragusa, questa mattina hanno ricevuto il provvedimento di cattura per l’esecuzione della misura cautelare e dopo pochi minuti erano già appostati in Piazza San Giovanni, luogo abitualmente frequentato da Aiello. Dopo poco più di mezz’ora, gli agenti della Polizia di Stato hanno notato Aiello scendere da Corso Vittorio Veneto a piedi in direzione di Piazza San Giovanni, quindi veniva subito bloccato. Sottoposto a perquisizione non è stato trovato in possesso di armi o droga e non ha opposto resistenza, affermando solo di essere a conoscenza che prima o poi la Polizia di Stato lo avrebbe arrestato, vista anche la sua confessione avvenuta pochi giorni dopo la rapina e la morte della vittima.

“La Polizia di Stato grazie ad uno straordinario impegno degli investigatori della Squadra Mobile, ha esaminato i preziosi video degli impianti di telesorveglianza, raccogliendo elementi di prova fondamentali. Il gravissimo reato di rapina commesso dall’autore si è trasformato in un reato molto più grave, ovvero quello della morte dell’anziana signora, pertanto era necessario assicurare alla giustizia un così pericoloso criminale nel più breve tempo possibile”.