La Polizia di Stato sale sul palco del teatro “Perracchio” di Ragusa per parlare e prevenire l’odioso fenomeno, attualismo, del cyberbullismo, perpetrato soprattutto nei confronti di minori.

Pubblico d’eccezione prima centinaia di ragazzi delle scuole medie e poi i loro genitori, bisognosi di accrescere il bagaglio informativo necessario per prevenire il fenomeno aiutando ed educando nel modo migliore i propri ragazzi.




La serie di incontri, organizzati dalla Questura di Ragusa in collaborazione con il dirigente scolastico dell’istituto “Salvatore Quasimodo”, è stata inserita nel progetto “Scuole Sicure”, fortemente voluto dal Questore La Rosa e che ha già visto la realizzazione di decine di incontri e conferenze, tenute dai dirigenti della Polizia di Stato presso gli istituti di tutta la provincia iblea, a cui hanno partecipato migliaia di studenti.

Il V.Q.A. Filiberto Fracchiolla, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale, ha prima incontrato i ragazzi delle scuole medie dell’istituto per parlare con loro di bullismo, cyberbullismo ed i rischi della rete.

Altissima l’attenzione dei ragazzi che, nonostante la giovane età, hanno mostrato una buona conoscenza delle dinamiche legate al mondo dei social e delle più svariate applicazioni digitali che utilizzano in modo diffuso.




Anche attraverso dei filmati appositamente realizzati i ragazzi hanno compreso come tutto quello che viene fatto sulla rete, può avere anche effetti gravi nella vita reale ai danni di altrettanti coetanei, con modi di fare che possono configurare anche reati gravi.

Oltre al cyberbullismo e alle sue più svariate derive, si sono affrontati anche i temi del sexting (la diffusione sulla rete o tramite applicazioni di foto intime), dell’adescamento on line, del phishing e delle truffe on line, anch’esse molto diffuse.

Compito a casa per i più piccoli diventare portatori di legalità, a partire dalle aule di scuole per arrivare alle proprie famiglie e ai gruppi di amici.

Ieri invece l’incontro è stato organizzato a favore dei genitori, che, non nati nel periodo della rivoluzione digitale hanno espresso una grande voglia di informarsi e capirne di più del mondo virtuale battuto in modo disinvolto dai loro figli.

Nell’ambito degli strumenti per combattere il cyberbullismo il dirigente ha parlato dell’ammonimento del Questore, un provvedimento previsto dalla legge 71 del 2017 che può essere richiesto prima di sporgere querela, in tutti i casi in cui sia l’autore che la vittima di tali azioni siano soggetti minorenni.

Tante le domande e le curiosità dei più grandi che hanno apprezzato l’iniziativa di organizzare un evento rivolto anche a loro.