refurtiva 1La Polizia di Stato ha scoperto un deposito di merce rubata del valore di quasi 15.000 euro.

All’interno un minorenne reo confesso che ha effettuato diversi furti in appartamento ed il suo complice.

Restituiti televisori, orologi, telefoni, monili, stampanti, computer e documenti.

refurtiva 2Cinque  televisori, 3 computer, stampanti, telefoni cellulari, sofisticate apparecchiature elettroniche per cantieri edili, chiavi di automobili, monili in oro ed orologi sono stati rinvenuti all’interno di un appartamento al centro storico di Ragusa. Due albanesi di 17 e 18 anni , approfittando dell’immobile disabitato,  lo hanno utilizzato come covo per nascondere la refurtiva. I due sono stati denunciati: il minore, trovato durante il blitz della Squadra Mobile e della Sezione Volanti all’interno della casa,  ha ammesso le sue responsabilità chiamando in correità anche il connazionale. Quest’ultimo in questura ha dichiarato di frequentare quella casa ma di essere estraneo ai fatti  e  di disconoscere gli oggetti rinvenuti.

Il minore, dopo ore di interrogatorio, ha dichiarato di aver rubato in alcune abitazioni ed uffici pubblici e di avere nascosto la refurtiva  in quella casa in quanto la sua ex fidanzata straniera gli aveva detto di poter andare li a dormire, considerato che lei era tornata con la famiglia in terra natia. Dopo una serie di accertamenti, la polizia ha invece verificato che il giovane albanese ha forzato la porta d’ingresso occupando la casa senza alcuna autorizzazione. Sono stati restituiti al personale dell’ASP di Ragusa diversi oggetti di valore rubati da un loro ufficio qualche  settimana fa: un telefono cellulare, chiavi auto e misuratori elettronici. Altri oggetti rinvenuti sono stati rubati in alcune case del centro storico di Ragusa per un valore totale di quasi 15.000 euro, beni tutti restituiti ai proprietari, molti dei quali non sapevano del furto subito perché sono ancora nella casa di villeggiatura. I due albanesi devono rispondere di furto in appartamento, violazione di domicilio e ricettazione.

La Squadra Mobile ed la Sezione Volanti, al termine degli accertamenti anche sull’identità dei due albanesi grazie all’intervento della Polizia Scientifica, hanno riaffidato il minore alla famiglia.  Gli agenti hanno incastrato i due dopo una chiamata al 113 durante la quale era stata segnalata  la presenza di uomini e una donna che effettuavano uno strano via vai da una casa del centro storico di Ragusa, probabilmente perché all’interno veniva esercitata la prostituzione o altri reati, essendo tutti molto guardinghi prima di entrare in casa. In realtà la polizia ha rinvenuto un’ingente quantità di prodotti rubati. “La Polizia di Stato – si legge nella nota della Questura –  ha raggiunto questo importantissimo risultato, riconsegnando tutti gli averi trafugati ai rispettivi proprietari, grazie ancora una volta ad una segnalazione dei cittadini. Il principio di collaborazione tra onesti cittadini e Polizia è fondamentale per una continua crescita della sicurezza della provincia di Ragusa”.

Viviana Sammito