Antonio Pica“Un cantiere che vogliamo sia preso come modello non solo in provincia di Ragusa ma nell’intera Sicilia”. Inizia sotto i migliori auspici <<il nuovo viaggio alla ricerca del petrolio>> dell’Irminio Srl. L’amministratore delegato, Antonio Pica, ha comunicato l’inizio dei lavori, la scorsa settimana,  per la costruzione della piazzola necessaria per la  realizzazione dei pozzi esplorativi, in c.da Buglia Sottana in territorio di Ragusa.

Un cantiere che si attendeva da anni perché considerato determinante per il futuro dei dipendenti diretti e dell’indotto.

Un iter che era stato interrotto dal comune, con qualche tentativo di Legambiente, ma sbloccato con una sentenza del Tar che si è espresso a favore della società e soprattutto delle tante famiglie che vi lavorano.

Attualmente sono impegnati nei lavori in media 25 dipendenti al giorno tra tecnici, ingegneri e operai, e 6 mezzi operativi. Nel breve periodo, entro due settimane dall’avvio del cantiere, le persone impegnate saranno non meno di 35.

Lavori Buglia Sottana_1

“Tra i lavoratori già presenti in cantiere – ha spiegato l’amministratore delegato dell’Irminio SrL, Antonio Pica – sono operativi fin dai primi giorni tre tecnici incaricati del monitoraggio ambientale, i quali stanno provvedendo all’installazione della strumentazione necessaria alle misure sul campo, allo scopo di tenere sotto controllo fin da subito le attività di cantiere e prevenire qualsiasi problema per l’ambiente. A tale riguardo abbiamo anche coinvolto il CNR (consiglio nazionale delle ricerche)  per avere una esatta fotografia ante-operam della situazione ambientale. Un valore aggiunto per il territorio ragusano”.

Oltre ai lavoratori che operano direttamente sul cantiere, sono coinvolte una decina di ditte, tutte locali, che forniscono il materiale che, oltre ad avere un ritorno diretto dai lavori, avranno un impatto positivo sull’indotto secondario della zona. La fase preliminare durerà due settimane dopo le quali saranno eseguite altre operazioni relative alla costruzione delle vasche  e del piazzale.  L’amministratore Pica e i lavoratori hanno atteso sette anni l’avvio dei lavori ma l’attesa <<ha comunque permesso di dimostrare la nostra volontà di operare nel pieno rispetto del territorio e dell’ambiente circostante>>, ha confessato Pica. “Siamo soddisfatti: oggi avviamo il cantiere in cui tutte le attività verranno gestite nella massima sicurezza, per i lavoratori e per il territorio”. La società ha fatto sapere che tutte le lavorazioni, anche le più banali, saranno monitorate per ridurre al minimo le interferenze con l’ecosistema.  L’area complessiva della postazione di sonda (necessaria per la perforazione) ha un’estensione di circa mq 22.000, di cui solamente 13.000 saranno destinati a ospitare le strutture per la perforazione dei pozzi (a tutti gli effetti un’area poco più grande di un campo di calcio).

L’Irminio, che intende operare nella massima trasparenza, sta lavorando per attivare un sito internet dove chiunque potrà trovare le informazioni relative allo stato di avanzamento dei lavori a Buglia Sottana e informazioni di settore. Inoltre il CNR ha realizzato un accurato studio ambientale ante operam, allo scopo di supportare l’azienda nella gestione ambientale del cantiere, e coadiuverà l’azienda nei prossimi mesi. Sembra un inizio sotto i migliori auspici.

I NUMERI DI BUGLIA SOTTANA.

·         7 anni: la durata dell’iter autorizzativo

·         13.000 mq (poco più di un campo di calcio): l’area adibita alla perforazione

·         25 dipendenti impiegati in questa fase preliminare dei lavori, tra operai, tecnici e ingegneri

·         Fino a 35 i lavoratori impegnati nel cantiere entro pochi giorni

·         3 tecnici si occuperanno costantemente del monitoraggio ambientale

·         6 mezzi meccanici impiegati

·         10 aziende locali forniranno il materiale necessario ai lavori.

Viviana Sammito