stalkingNella giornata di ieri i Carabinieri di Ragusa hanno scritto la parola “fine” su quello che era ormai diventato un vero e proprio incubo per una donna sessantenne del capoluogo ibleo.

Si tratta di una storia purtroppo non infrequente nelle cronache di questi anni, costellate di episodi di sopraffazione di uomini sulle donne, in quella che è stata ribattezzata “violenza di genere”.

Questa storia andava avanti da alcuni mesi, e trova la sua peculiarità nell’età non tanto della parte offesa, quanto del persecutore. Il protagonista in negativo è infatti A.F., un insospettabile ragusano incensurato di 82 anni, che ha reiteratamente dimostrato le proprie morbose attenzioni ad una sua vicina di casa, di circa 20 anni più giovane.

All’inizio l’atteggiamento di A.F. era quello di uno spasimante insistente: di volta in volta, la chiamava affacciandosi dal balcone, le formulava complimenti (a dir poco “ineleganti”) quando la incontrava, niente di più. Col passare del tempo, però, la vicenda ha assunto una piega diversa, e la condotta dell’uomo si è fatta persecutoria. A.F. aspettava sotto casa la propria vittima a qualunque ora del giorno e della notte, le rubava la biancheria stesa, è arrivato addirittura a prenderla alla sprovvista e baciarla, senza il suo consenso. Fino all’ultimo episodio, quando una abbraccio troppo forte dell’uomo ha arrecato alla dona lesioni guaribili con oltre 20 giorni di prognosi.

Basta questo dato per capire che la situazione sarebbe potuta precipitare, se la donna non avesse trovato la forza di rivolgersi alle Istituzioni, di bussare alla caserma dei Carabinieri.

Invece, fortunatamente, dopo settimane e settimane di sopportazione, questa forza l’ha trovata.

Gli uomini dell’Arma hanno subito percepito la delicatezza del caso, ed hanno messo in moto la macchina investigativa. Sono state raccolte testimonianze ed elementi oggettivi che hanno dato forma, giorno dopo giorno, ad un quadro indiziario inequivocabile. Pertanto, senza ulteriori indugi, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello “stalker”.

Da oggi, non potrà più avvicinarsi alla propria vittima, dalla quale dovrà mantenere una distanza di almeno 20 metri. Altrimenti a suo carico saranno adottate misure ancor più gravi.