E’ stato celebrato ieri il 90esimo anniversario dell’istituzione della Provincia di Ragusa, oggi Libero Consorzio. La cerimonia è servita ad avviare una approfondita riflessione sul ruolo degli enti intermedi alla luce della riforma DelRio e del tentativo fallito di abolire  le province. Tante le istituzioni presenti alla cerimonia, a fare gli onori di casa è stato il commissario dell’ente di Viale del Fante Dario Cartabellotta secondo cui la legge istitutiva dei Liberi Consorzi Comunali può essere un punto di partenza sul piano delle funzioni cui bisogna aggiungere la programmazione dei fondi europei.

 

Al di la dei processi giuridici, il problema delle ex province rimane quello della spesa corrente. A carico dei liberi consorzi rimangono spese relative a servizi come ad esempio la viabilità o l’assistenza ai disabili, ma i trasferimenti sono sempre più scarsi e diventa sempre più difficile dare risposte alla comunità. A tal proposito una partita importante si giocherà a Roma dove l’assessore regionale agli enti locali Luisa Lantieri è pronta a dare battaglia per portare a casa maggiori finanziamenti.

Ma quale sarà il futuro delle province? Un passaggio fondamentale sarà la revisione della riforma DelRio, di questo ne è convinto il costituzionalista Agatino Cariola secondo cui la legge dell’esecutivo presenta molte lacune a partire dall’elezione di secondo livello che non rispetta totalmente la sovranità popolare

 L’ultimo intervento è stato quello del del presidente dell’ars Giovanni Ardizzone secondo cui “Per uscire dall’ingorgo istituzionale dopo l’esito referendario sulle Province, l’Ars deve fare una legge-voto per modificare la legge Delrio”. Secondo Ardizzone l’obiettivo principale non è la governance, ma quello di rimodulare le funzioni delle province.