youpolis 1Da una segnalazione arrivata da alcuni residenti di Via Ruggero Settimo – strada adiacente al Ponte San Vito -, a Ragusa, con particolare attenzione alla scalinata che collega il termine della via stessa con il Ponte di Via Roma, veniva segnalata una situazione di degrado, sporcizia, immondizia e non solo.

Data la situazione, i ragazzi del laboratorio di Ragusa dell’Associazione Youpolis Sicilia, in poche ore si sono organizzati e, con guanti e sacchi, ieri mattina hanno dato il loro contributo ripulendo l’area.

Dopo un sopralluogo fatto dal gruppo, si è passato ai fatti.

youpolis 2“Abbiamo trovato segni evidenti di degrado” spiegano i ragazzi, “non solo per la presenza di rifiuti, ma anche di escrementi e odori abbastanza riconoscibili. Il segno che, come raccontato dai residenti, c’è chi, specie la sera, lascia lì di tutto e di più. E’ bene precisare che non ci siamo trovati davanti a siringhe o rifiuti di estrema pericolosità, altrimenti, per senso di responsabilità, non avremmo toccato nulla, richiedendo altri interventi”. La cosa curiosa e assurda è che su di una porta (sporca) che recava un invito da parte dei residenti di non sporcare, i ragazzi hanno trovato una risposta a penna nel quale l’autore giustificava il degrado della strada affermando: “dite al Sindaco di aprire i gabinetti pubblici e non sporcheremo più” come a dire che se l’amministrazione non offre servizi igienici adeguati in centro storico loro si sentono autorizzati a sporcare, quasi una sorta di ricatto. “Ovviamente non troviamo in questa affermazione valide giustificazioni, tuttavia il governo cittadino non può chiudere gli occhi e ignorare il problema, pertanto invitiamo a valutare la situazione e capire come intervenire.”

Ieri  Youpolis ha voluto dare un segnale, con il fine di far capire, da un lato, che non si può rimanere solo a lamentarsi sui social network ma bisogna anche girarsi le maniche (e in questo caso, indossare i guanti) dall’altro, che attraverso da questi piccoli gesti, ogni cittadino più contribuire a valorizzare l’inestimabile patrimonio urbanistico e paesaggistico.