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Celebrato in tutta Italia il 165^ Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

La data scelta non è casuale ed anticipa di quasi un mese le trascorse celebrazioni che negli anni passati si tenevano nella prima metà di maggio; il 10 aprile coincide con la data di pubblicazione del 1981 sulla Gazzetta Ufficiale della 121/81, legge di riforma del sistema di sicurezza e di smilitarizzazione della Polizia di Stato. Una festa, ma anche un’occasione per avvicinare la gente, nello spirito che anima lo slogan, per “Esserci Sempre”.

festa-della-polizia-2017-3A RAGUSA, la cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona sul cippo dei Caduti della Polizia di Stato posto davanti alla Questura: il Questore, insieme al Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi e a una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, hanno voluto porgere un omaggio deferente a quanti hanno compiuto il Loro dovere fino all’estremo sacrificio della vita.

Successivamente, in Piazza Giacomo Matteotti, alla presenza di tutte le Autorità intervenute il Questore Giuseppe Gammino ha consegnato le ricompense al personale che, nel corso dell’anno, si è messo in luce per le propriedoti professionali e per lo spirito di sacrificio.

Quest’anno, oltre alle volanti e alle motovolanti, sono stati schierati, IOCCO, un bellissimo labrador nero di quattro anni adibito al servizio antiesplosivo, accompagnato dal suo conduttore e due imponenti cavalli, in rappresentanza del Reparto Cinofili e del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato di Catania.

festa-della-polizia-2017-1L’evento è stato allietato da 43 gioiosi piccoli cantori del coro “Mariele Ventre”, diretto dalla maestra Giovanna Guastella.

165° Anniversario della fondazione della Polizia

Discorso del Sig. Questore della Provincia di Ragusa

Dott. Giuseppe Gammino

Comandante dia il Riposo

A nome della Polizia di Stato un grazie … a tutte le Autorità Politiche, Civili, Militari e Religiose qui presenti;così come ringrazio le rappresentanze della Magistratura inquirente e requirente,….degli Uffici, Comandi, Enti, Istituzioni, Associazioni, Ordini, che ci onorano della loro attenzione.

Un grato richiamo vaalla n/s Associazione ANPS, così come a tutte le altre rappresentanze delle FF. A. in quiescenza.

Saluto che va esteso a quanti altri fanno parte delle cittadinanze di questa provincia …… e che ci seguono e ci manifestano la loro vicinanza.

Oggi è il 165° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.

E’ anche il 10 Aprile, ricorrenza del 36imo annodalla pubblicazione sulla G.U. della legge 121/81, …. legge di riforma della Pubblica Sicurezza in Italia.

Anno il 1981 in cui si è sentita la necessitàdi rivisitare, riformandolo e modernizzandolo, il quadro complessivo dell’ordine e della sicurezza pubblica, nella osservanza della Costituzione e dei principi democratici in essa consacrati.

Legge, la 121 che ha reimpostatorivedendoli gli equilibridel sistema sicurezza, dando centralità ai seguenti principi cardine:

  • L’Amm/ne della P.S. è ad ordinamento Civile;
  • Si è riaffermato il coordinamento e la direzione unitaria delle FF.di P. impegnate nel sistema sicurezza;
  • Si è confermata l’Alta direzione politica del Ministro dell’Interno, ed a scalare del Direttore Generale della P.S. che è anche Capo della Polizia;in sede prov.le dei Prefetti e dei Questori,rispettivamente di indirizzo politico e tecnico operativo;
  • Ove poi non vi siano installati Commissariati distaccati di P.S., la assunzione da parte del Sindaco della funzione di Autorità locale di P.S.

In questo quadro di complessiva ridefinizione del fare sicurezza, NON CI SONO SOVRAPPOSIZIONI, DUPLICAZIONI, DISCRASIE, CONFUSIONI di RAPPORTO.

Semmai su frammenti di territorio nazionale ci sono state diversità di equilibrio interpretativo; …. e questi disequilibri, nati da disattenzioni individuali,  non possono per necessità non essere corretti.

La legge 121, conseguentemente, oltre che smilitarizzare la Istituzione della Polizia di Stato, che è rimasta comunque un corpo armato dello Stato, affida ad essa nell’art. 24 un compito primario:

si leggetra altre

“LA POLIZIA DI STATO ESERCITA LE PROPRIE FUNZIONI AL SERVIZIO DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE E DEI CITTADINI, sollecitandone la collaborazione.

ESSA TUTELA L’ESERCIZIO DELLE LIBERTA’ E DEI DIRITTI DEI CITTADINI; vigila sulla osservanza delle leggi, dei regolamenti e dei provvedimenti della pubblica autorità; TUTELA L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA, provvede alla prevenzione e repressione dei reati, presta soccorso in caso di calamità e di infortuni”.

Doveriquesti gravosi …. richiedendosi il massimo sforzo di responsabilità nell’osservare una attenzione primaria: ….che è quella di assicurare il “diritto alla sicurezza”.

Quindi la responsabilità della Amministrazione della P.S. di riorganizzarsi ….ed in essa per la Polizia di Stato l’onere di divenire sempre più “prossima”,sempre più rispondente, e più vicina ai territori ed ai suoi cittadini.

E per osservare questo obbligo di attenzione verso la gente, la legge 121 impone alla polizia di stato, e per essa ai suoi vertici nazionali, provinciali e locali, I COMPITI DI DIREZIONE E DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI OPERATIVI (art. 32), ed al Questore (all’art.14) “la direzione, la responsabilità ed il coordinamento, dei servizi di ordine e di sicurezza pubblica; e dell’impiego a tal fine della forza pubblica e delle altre forze eventualmente poste a sua disposizione”.

Nel confermato riequilibrio, voluto dal legislatore sin dal 1981, di nuova più ampia partecipazione di quanti vari attori chiamati a concorrere, ma anche richiamo di puntuale regimentazione delle rispettive funzioni,non si possono più tollerare eventuali autoreferenziati superati sistemi di fredda subordinazione gerarchico-funzionale, né e per contro si può accettare una non più produttiva “democrazia recitativa”, priva di riferimenti di responsabilità.

In primis i tempi e la norma ci richiamano in sede locale alla massima sensibilità verso l’Alta funzione di indirizzo e di impulso del Prefetto.

Ci impongono nel contempo,anche attenzioni di non sovrapposizione tra gli attori chiamati ad operare per la sicurezza.

Il Questore ad esempiodeve esercitare, per la sicurezza e l’ordine pubblico in provincia,la a lui prescrittafunzione di coordinamento tecnico;Osservando la massima cura di non concretizzare sterili primazie; e per contro pretendendoogni utile risposta di concorsualità operativaa tutte le varie FF.di P. ed a quanti altri messi a Sua disposizione, che non possono sottrarsi a tali obblighi.

Il tutto sulla base delle linee di intervento e degli obiettivi definiti dal Prefetto, e sentito il Comitato Prov.le per l’Ordine e la Sicurezza (che sapete è composto anche dai vertici dell’Arma dei Carabinieri e della G.di F., con cui ci onoriamo di lavorare in questa Provincia in simbiosi). Ma che vede, anche, presenti i Sindaci nella loro rafforzata funzione di concorrenti per la sicurezza, e per essi i Corpi di Polizia Locale.

festa-della-polizia-2017-2Vuote affermazioni di principio?  No! Certamente no!

La sicurezza è un diritto, ma è soprattutto una esigenza per il cittadino; è uno dei beni primari irrinunciabili per tutti noi.

I cittadini si appellano a noi, vari attori, senza distinzioni di appartenenza o divisa o di funzione, per ottenere rispostesempre più concludenti sulla sicurezza.

Per far questo, non ci si può limitare a proprie conferme di risultato, alle singole statistiche, comunque,positive di contrasto preventivo e repressivo (ndr – dati statistici che verranno forniti distintamente agli organi di informazione).

La percezione della insicurezza purtroppo aumenta, anche se nel concreto in alcuni territori tra cui il nostro, diminuiscono i fatti reato, ed in percentuale si ha, anche, un incremento dei risultati di polizia giudiziaria.

C’è quindi qualcosa in più che deve essere assicurato da tutti noi, in divisa e non,…. chiamati a dare sempre più positive risposte:

è indubbio che le attenzioni di servizio vanno ulteriormente indirizzate, e conseguentemente le operatività vanno  ottimizzate verso una ulteriore unitaria risposta in favore del territorio, sia di prevenzione ma anchee soprattutto di percezione di presenza.

E tutto questo, pur nella consapevolezza che le risorse umane in impiego per le FF.di P. NON sono cresciute; ci viene conseguentemente richiesto una ulteriore sforzo di coordinamento, di impiego e di impegno per tutte le forze di polizia dislocate, e di tutte le organizzazioni ed istituti, che lavorano per la sicurezza in sede provinciale, ma anche locale. E ciò al fine di razionalizzare e/o di ottimizzare al massimo l’impegno delle pur a volte esigue forze disponibili.

Nasce conseguentemente la necessità di far concorrere anche il cittadino,ascoltandolo e sollecitandolo alla collaborazione di vigilanza informativa, ma ancheavendosi cura che non si sostituisca o non si sovrapponga alleFF. di P..

Ci viene anche chiesto di ottimizzare le attenzioni di innovazione strumentale, e nel contempo di indirizzare gli incrementi di difesa privata passiva.

Tutto ciò si può e si deve fare …. ed è il nostro futuro mandato.

Su queste prospettazioni di ulteriore crescita professionale spendiamo la riserva di grande fiducia che sinora il cittadino ci ha riservato.

In tema, poi, di maggiore interventismo degli enti locali esempio concreto è il recentissimo D. Legge n°.14 del 20/02/2017sulla sicurezza integrata,sulla sicurezza urbana, eper la maggiore vivibilità dei territori anche per le aree rurali confinanti.

Questo Decreto Legge …. dà maggiore potestà di Ordinanza ai Sindaci; maggiore possibilità di esplicitare regolamenti di polizia urbana più stringenti in relazione ad aree urbane a rischio preindividuate  e di concretizzare maggiori regole per regimentare eventuali disequilibri tra le attività imprenditoriali ed il diritto alla tranquillità ed al riposo.

Al riguardo si deve avere crescente interesse, e sempre maggiore rispetto per le funzioni e competenze concorrenti esercitate dalle Polizia Locali, per le quali mi sento di esternare il mio plauso per il costante impegno di controllo, verifica e contrasto comunque già in atto.

Per quanto sinora di positivo costantemente fatto,anche nel trascorso 2016…. mi si conceda con spirito di sacrificio e professionalità,ringrazio tutto il personaledella Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Internodella Provincia di Ragusanella  consapevolezza che essi concretizzano quotidianamente uno slogan …. il nostro slogan …. esserci sempre …. essere cioè pronti e rispondenti al servizio del cittadino.A questi non posso non aggiungere le rappresentanze Sindacali che continuano ad evidenziare maturità collaborativa nellacrescita professionale.

Voglio, però, anche ringraziare di cuore tutte le altre FF. di P., e FF. A. con cui giornalmente cooperiamo, rivolgendo loro uno specifico caloroso saluto,tramite i Signori Comandanti Prov.li e locali qui presenti.

Porgo un analogo ringraziamento,anchea tutti i VV del F della Provincia di Ragusa, un corpo del M. I. che lavora operosamente fuori dal clamore mediatico,molto spesso a nostro supporto.

Un bacio grandissimo a queste meravigliose bimbe e bimbi del Coro Mariele Ventre, con la sua maestra Giovanna Guastella, che ci donano la loro gioia di vivere.

Auguri a voi tuttiper il nostro 165° Anniversario.

VIVA LA POLIZIA DI STATO

VIVA L’ITALIA

Ragusa, 10/ 04/2017