sbarchi 2La Polizia di Stato ha sottoposto in stato di fermo sette scafisti a Pozzallo, di cui uno minore.  Le indagini, che riguardano lo sbarco di due giorni fa con 138 migranti, sono state particolarmente complesse perché una  volta soccorsi in mare sono stati separati in due gruppi : uno è approdato a Pozzallo ed il secondo a Roccella Ionica, a Reggio Calabria. Altri tre scafisti, appartenenti allo stesso gruppo arrivato nel porto ibleo, sono stati fermati dalla polizia calabrese a Siderno.

E’ stato definito <<uno sbarco record>> perché sono stati quasi 100 i minori non accompagnati, tra i 12 ed i 17 anni. Trenta gli egiziani maggiorenni che verranno respinti alla frontiera con provvedimento del questore di Ragusa e condotti in terra natia. Gli altri profughi, siriani e sudanesi sono stati subito trasferiti.

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E’ stato definito <<uno sbarco record>> quello dei 236 migranti soccorsi, in due distinte operazioni sul canale di Sicilia, il due Settembre scorso: dopo 36 ore di indagini  sono stati sottoposti a fermo, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dalla Squadra Mobile di Ragusa, 7 scafisti. Tutti egiziani tra i 18 e i 23 anni, e un minore di 17 anni. Tre  membri dell’equipaggio hanno ammesso le proprie responsabilità, invece il capitano si è avvalso della facoltà di non rispondere. Uno scafista reo confesso ha detto: “Il cibo era costituito solo da pane e qualche pezzo di formaggio ed è terminato il terzo giorno di navigazione alla volta dell’Italia. A causa di ciò molti dei passeggeri hanno patito la fame e la sete mentre altri hanno ovviato a tale inconveniente ricorrendo al poco cibo che avevano con loro. Gli atti di violenza da parte dell’equipaggio nei confronti dei passeggeri erano dovuti alle proteste di questi ultimi per la mancanza di acqua e cibo che sono diventate più insistenti. Raramente nel corso del viaggio veniva concesso ai passeggeri allocati nella stiva di salire in coperta e ciò per consentirgli di prendere delle boccate d’aria, per non compromettere la stabilità della barca”, ha poi concluso.

<<Si è trattato di sicuro dell’indagine sull’individuazione degli scafisti più complessa fino ad oggi svolta dalla Polizia a Pozzallo – ha riferito il capo della Mobile, Nino Ciavola, in occasione degli sbarchi>>.

Le indagini sono state molto complesse perché i due gruppi soccorsi sono stati separati in due porti: 136 migranti, quasi tutti egiziani e con circa 100 minorenni non accompagnati, dai 12 ai 17 anni,  sono approdati a Pozzallo, il resto, 109 extracomunitari, a Roccella Ionica, a Reggio Calabria,  dove sono scattati i fermi di altri tre  scafisti. Dieci scafisti assicurati alla giustizia, grazie all’efficace sinergia tra Polizia di stato di Ragusa e Siderno.

Tutti i migranti hanno viaggiato nello stesso barcone in legno fatiscente dove egiziani, siriani, somali e sudanesi sono rimasti per una settimana in parte in stiva, altri  sopra coperta. Durate gli interrogatori i migranti hanno raccontato di avere viaggiato per una settimana e mangiando pane e acqua; appena si muovevano dal posto venivano picchiati e presi a colpi di cinghia dagli scafisti; hanno pagato 3.000 dollari ciascuno ma avevano promesso che non avrebbero corso nessun rischio e che il mare sarebbe stato calmo, purtroppo è stato tutto il contrario”. I minori invece hanno dichiarato che le loro famiglie li hanno mandati qui per studiare e poi lavorare. Parte dei migranti egiziani,  maggiorenni, verranno respinti alla frontiera per ordine del Questore di Ragusa; i minori invece sono stati già affidati. Complessivamente ieri sono state trasferite  quasi 250 persone.  Nel 2015 sono 105 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa

Viviana Sammito