sbarchi552 immigrati salvati dalla nave della Ong Moas “Topaz Responder” e condotti al porto di Pozzallo giovedì pomeriggio , due gli scafisti fermati: un 17enne gambiano e un 26enne nigeriano. Continuano le indagini per individuare gli altri responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, considerato che le imbarcazioni soccorse erano quattro.

Il giovane di appena 17 anni ha condotto il gommone con a bordo 99 migranti. Ed è da quel gommone che 25 migranti sono caduti in mare. I testimoni non sono stati in grado di riferire quanti di loro sono riusciti a salvarsi  dalla violenza delle onde. Lo scafista minorenne, accompagnato a Catania presso il Centro di permanenza per minori indagati di reato a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni, è stato anche ascoltato dai poliziotti ma non ha fornito alcuna indicazione sugli altri migranti e si è dichiarato innocente. E’ abitudine delle organizzazioni criminali libiche arruolare scafisti minorenni: sono ragazzini inesperti che imparano a usare il telefono satellitare solo qualche ora prima della traversata. E’ nelle loro mani la vita di un consistente numero di immigrati che disperati lasciano la loro terra.

Lo scafista maggiorenne invece è stato condotto in carcere a Ragusa.

Sono anche iniziate le operazioni smistamento degli immigrati verso altri centri d’Italia. Strutture individuate sul territorio nazionale dalla Prefettura di Ragusa.

Nel 2016 all’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 17.746 migranti in occasione di 48 sbarchi.

Viviana Sammito