giuga 1Il capannone dell’imprenditore Corrado Giuga nella zona Asi tra Modica e Pozzallo, messo all’asta e acquistato da un modicano, è stato restituito al proprietario originario: a Giuga e ai suoi due figli. Uno dei pochi casi in cui un bene all’asta torna nella disponibilità del proprietario, grazie anche ad un accordo con l’acquirente.

Cinque anni di lotte tra sfratti e rinvii, un capannone del valore di quasi due milioni di euro di proprietà dal 2002 dell’imprenditore Corrado Giuga venduto all’asta per 400mila euro da un modicano. Lui, con una stretta di mano e un accordo economico raggiunto con Giuga, gli  ha ceduto il capannone dove si tornerà a lavorare la pietra.

giuga 2Una trattativa basata solo su un grosso giro di denaro, perché dove la legge non tutela i proprietari si riesce a raggiungere l’accordo delle parti in cause solo con il denaro. La notizia è che Giuga tra un mese torna a riaprire il capannone e a fare lavorare i suoi 15 dipendenti.

Nessun aiuto da parte delle banche, Giuga è riuscito a ricomprarsi il capannone perché da qualche anno ha impiegato i suoi mezzi per conto della Cosige e Cosedil, le due ditte che hanno in appalto i lavori nei lotti 6,7,8 il tratto autostradale Rosolini –  Modica. Il merito va anche al movimento dei forconi e alle estenuanti battaglie portate avanti contro il sistema delle case messe all’asta.

Viviana Sammito