Pozzallo – Parla Giuga: “Tra un mese riapro il capannone, con me 15 lavoratori”
- 31 Agosto 2016 - 13:28
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Il capannone dell’imprenditore Corrado Giuga nella zona Asi tra Modica e Pozzallo, messo all’asta e acquistato da un modicano, è stato restituito al proprietario originario: a Giuga e ai suoi due figli. Uno dei pochi casi in cui un bene all’asta torna nella disponibilità del proprietario, grazie anche ad un accordo con l’acquirente.
Cinque anni di lotte tra sfratti e rinvii, un capannone del valore di quasi due milioni di euro di proprietà dal 2002 dell’imprenditore Corrado Giuga venduto all’asta per 400mila euro da un modicano. Lui, con una stretta di mano e un accordo economico raggiunto con Giuga, gli ha ceduto il capannone dove si tornerà a lavorare la pietra.
Una trattativa basata solo su un grosso giro di denaro, perché dove la legge non tutela i proprietari si riesce a raggiungere l’accordo delle parti in cause solo con il denaro. La notizia è che Giuga tra un mese torna a riaprire il capannone e a fare lavorare i suoi 15 dipendenti.
Nessun aiuto da parte delle banche, Giuga è riuscito a ricomprarsi il capannone perché da qualche anno ha impiegato i suoi mezzi per conto della Cosige e Cosedil, le due ditte che hanno in appalto i lavori nei lotti 6,7,8 il tratto autostradale Rosolini – Modica. Il merito va anche al movimento dei forconi e alle estenuanti battaglie portate avanti contro il sistema delle case messe all’asta.
Viviana Sammito