sbarchi dicembre 15Sono iniziate questa mattina intorno alle 8 le operazioni di sbarco dal pattugliatore ‘Asso 29’ di 704 migranti nel porto di Pozzallo. Il gruppo è stato salvato due giorni fa al largo delle coste libiche dove le navi di soccorso  hanno recuperato 15 corpi in mare. Intanto un terzo barcone stracarico di migranti è semiaffondato. Salvate 135 persone, quarantacinque, invece, i corpi recuperati.

Hanno toccato terra stamattina, dopo giorni di viaggio in mare, i 704 migranti, di cui 200 donne e 40 minori, arrivati intorno alla mezzanotte con la nave Asso 29 in rada. La motovedetta della capitaneria di Pozzallo ha trasbordato, durante la notte, 47 immigrati, in due occasioni  conducendoli in banchina per il trasporto urgente in ospedale.

Sono sei donne in gravidanza, 13 minori piccoli, una donna scompensata con diabete, una ferita alla testa, un uomo con un taglio al piede e diversi disidratati, ricoverati negli ospedali di Ragusa, Modica e Vittoria. Il medico marittimo Vincenzo Morello, salito a bordo del pattugliatore ieri sera, ha accertato circa cento casi di scabbia. In due giorni si contano 35 interventi in mare: il gruppo arrivato a Pozzallo è stato salvato due giorni fa a nord della Libia dove un secondo barcone è affondato.

15 corpi sono stati recuperati e trasferiti a Trapani. Stamani invece è giunto  nel porto di Catania il rimorchiatore italiano ‘Vos Thalassa’ con a bordo 890 migranti salvati in otto operazioni di soccorso. A bordo vi sono un centinaio tra donne e minori.  In tre giorni il Mediterraneo si è trasformato in un cimitero, come purtroppo avviene ogni anno in questo periodo. Ma questa volta gli eventi tragici sono concatenati nel tempo: ieri la terza tragedia i tre giorni. Sono state salvate 135 persone. Quarantacinque, invece, i corpi recuperati, mentre si teme che i dispersi siano decine. Così come addirittura “un centinaio” – secondo alcune testimonianze, tutte accertare – sarebbero le persone che mancano all’appello.  E anche il mondo politico è in fermento: Matteo Salvini, Lega Nord, teme “l’invasione” e chiede un incontro urgente al premier: “Di fronte alle 4.000 persone salvate ieri, ai morti annegati, agli oltre 40 mila sbarcati dall’inizio dell’anno non possiamo stare zitti e fermi. Vogliamo presentare le nostre proposte. Ci rifiutiamo di assistere a questo disastro in silenzio”.

Renzi dal Giappone, dove ha partecipato alla conferenza conclusiva del G7 – ha invitato a tenere i nervi saldi: “Parlare al momento di emergenza è fuori luogo”, ha detto. “Il Migration Compact va bene” ora “aspettiamo la fase di concretizzazione” per iniziare a lavorare con i primi paesi della fascia subshariana, interessati a lavorare con la Ue, come il Niger.

“La risposta dell’Europa è lenta”, mentre terrorismo, scafisti, trafficanti “sono veloci”, ha osservato Angelino Alfano ed è soprattutto sul fronte dei rimpatri degli irregolari che “l’Ue rischia il collasso”. Lo stesso Alfano una settimana fa ha confermato che il numero degli sbarchi è diminuito. I fatti dimostrano il contrario.

Viviana Sammito

Foto: repertorio novetv