Nella giornata di ieri la Polizia di Stato del Commissariato di Modica ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Tribunale di Ragusa nei confronti di Maria Barrera, 35 anni e del suo compagno Rheydouni Mustapha  di anni 47, originario del Marrocco, responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso tra loro, con la recidiva specifica ed infraquinquennale nei confronti dell’uomo, già tratto in arresto e condannato per reati analoghi.




Nel primo caso l’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nel comune di  Pozzallo dove attualmente si trova Barrera, più volte tratta in arresto dalla Polizia di Stato di Modica, mentre per lo straniero l’ordinanza  di custodia cautelare è stata eseguita dagli uomini del Commissariato presso la casa circondariale dove il predetto si trovava già  ristretto per reati in materia di stupefacenti.

La misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Ragusa a carico della coppia scaturisce da un’intensa attività investigativa della Polizia di Stato del Commissariato di Modica che aveva inizio nel settembre del 2015 subito dopo il decesso per overdose di un tossicodipendente.

La gravità dell’evento e le immediate indagini avviate dalla Polizia di Stato alla morte  del giovane  consentivano di appurare che la vittima aveva acquistato lo stupefacente a Pozzallo,  dal  cittadino extracomunitario Rheydouni Mustapha.

Lo straniero, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti in materia di stupefacenti, con la complicità della propria compagna Barrera Maria, si era immesso nel mercato pozzallese dello spaccio di eroina ed hashish avviando una illecita attività lucrativa.

Le indagini consentivano agli  investigatori di raccogliere numerosi elementi di prova a carico dei due, definendo un univoco quadro indiziario di una attività di concorso di Rheydouni e della Barrera  nella cessione e detenzione di sostanza stupefacente a tossicodipendenti, con un enorme giro  di affari atteso che il prezzo di vendita di una dose di stupefacente variava dai 20 ai 50 euro e che ogni tossicodipendente si riforniva presso il domicilio della coppia anche due  o tre volte a settimana.

La richiesta di applicazione di idonea misura cautelare formulata dalla Polizia di Stato di Modica all’Autorità Giudiziaria competente si rendeva necessaria per infrenare la condotta delittuosa dei due impedendo loro la commissione di ulteriori   reati della stessa specie ovvero la detenzione, la vendita e cessione di eroina ed hashish.

Tale richiesta, depositata dal P.M. di turno che ha coordinato le indagini dott.ssa Giulia Bisello, è stata accolta dal G.I.P. Tribunale di Ragusa che con apposita ordinanza ha disposto l’applicazione della misura cautelare nei confronti di Rheydouni Mustapha e di Barrera Maria che è stata eseguita ieri mattina dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Modica.

In esecuzione di tale ordinanza alla donna, che svolgeva un ruolo di minor rilievo nella attività di spaccio, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con la prescrizione di non allontanarsi dal comune di Pozzallo senza autorizzazione del giudice e di non comunicare con persone diverse da quelle con cui convive mentre al suo compagno Rheydouni Mustapha è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere presso cui già si trova ristretto.

Un altro duro colpo è stato inferto dalla Polizia di Stato all’attività di spaccio ed anche in questo caso l’attività investigativa che per mesi ha impegnato gli uomini del Commissariato in attività tecniche, appostamenti e pedinamenti ha portato ad assicurare alla Giustizia pericolosi spacciatori del territorio pozzallese.