Si è tenuto a Palermo, il nuovo incontro, di aggiornamento, relativo alla vicenda della piattaforma rifiuti in contrada Cuturi a Scicli. Rispetto al precedente confronto, la giunta Giannone ha trasmesso al governo regionale la documentazione relativa alla vicenda autorizzativa della piattaforma, per rifiuti speciali pericolosi e non, a Scicli.

Ha presieduto l’incontro il Governatore Nello Musumeci.

In rappresentanza dell’amministrazione erano presenti l’assessore Viviana Pitrolo e l’assessore Lino Carpino.

Hanno partecipato il Comitato Salute e Ambiente, Legambiente, i deputati Nello Dipasquale e Stefania Campo.

La vicenda amministrativa prende l’avvio con la delibera della giunta comunale, la n.125 del 15 luglio 2014.

“Non ho difficoltà a dirvi che se dipendesse dalla Regione, vorremmo venti impianti di trattamento di rifiuti in Sicilia, se fossero rifiuti urbani e ordinari -ha detto Musumeci-. Rispetto all’impianto in questione ci ha impressionato questa percentuale di rifiuti speciali, la localizzazione purtroppo non è la migliore, ed è questo un giudizio politico che posso esprimere anche se ogni disquisizione tecnica compete agli uffici. Ogni territorio ha una sua vocazione economica. E l’impianto in questione è collocato nel posto sbagliato. Sarebbe una stonatura a una distanza di un chilometro e 800 metri da un centro storico che l’Unesco e le vicende la promozione hanno segnato come una tappa fondamentale nell’Isola.

Se la ditta proponesse a noi Regione lo stesso impianto in altro sito, guarderemmo al progetto con un occhio assolutamente benevolo.

Abbiamo bisogno di questi impianti, non possiamo pretendere di portarli in un’altra regione, ma ogni impianto deve essere ubicato in un contesto di pianificazione, che deve tenere conto delle vocazioni.

Il Governo precedente è stato indifferente a questi temi. Non mi pare che il Comitato all’inizio della vicenda amministrativa si fosse attivato, e circa il sistema commissariale posso dire che esso è il più limpido possibile. I commissari straordinari di un Comune sono lo Stato, non hanno nessun  interesse, forse possono aver agito con leggerezza, ma io li devo difendere, perchè rappresentano anche loro un regime democratico in una condizione di emergenza.

Il nostro assessore All’ambiente Pierobon sta definendo una posizione dell’amministrazione regionale, dopo aver assunto tutti gli atti, e aver valutato anche l’assenza di un piano di smaltimento dell’amianto a Scicli, fermo restando che la responsabilità di un atto di revoca è del direttore generale.

Entro 15 giorni, l’assessore Pierobon presenterà una relazione conclusiva per farci sapere quali sono le nostre determinazioni, che comunicheremo al nostro unico interlocutore istituzionale, il sindaco della città.

E’ diritto amministrativo, questo!




Quanti desiderano trasferire i loro desiderata all’assessore Pierobon hanno già parlato con la massima autorità, il Presidente della Regione. Quella di Scicli è questione che mi sta a cuore, e non escludiamo di intercettare la volontà dell’impresa, perchè di questi impianti abbiamo bisogno, per proporre una diversa allocazione dell’attività.

Non criminalizziamo gli impianti, ne prevediamo una quindicina in Sicilia, ma devono sorgere nei luoghi deputati. La nostra sarà una proposta non suscettibile di impugnativa”.