Lo scorso 26 luglio, sei parlamentari europei hanno presentato una interrogazione alla Commissione Europea presiduta da Siim Kallas chiedendo quali siano state le ragioni che hanno condotto alla modifica del percorso del “Corridoio 1 Berlino-Palermo”, portando così all’esclusione la Sicilia, la Calabria e la Basilicata dal raggio d’azione delle cosidette TEN-T (Trans European Network), le linee ad alta velocità che si vogliono costruire in Europa per il trasporto ferroviario di beni e persone.

La risposta da parte del Presidente della Commissione Trasporti UE è arrivata quasi due mesi dopo. Kallas dichiara che l’elenco dei Corridoi pubblicato nella comunicazione della Commissione sul Quadro Finanziario 2014-2020 è puramente indicativo. Quindi, occorre attendere l’elenco definitivo che verrà stilato dopo che “l’applicazione del metodo di pianificazione della rete… avrà permesso di determinarla in maniera definitiva”.

È facilmente intuibile che l’intenzione è di derubricare il Corridoio 1 e, ove questa decisione dovesse diventare realtà, le opere previste e classificate prioritarie diventerebbero infrastrutture secondarie e dunque fuori dai relativi finanziamenti europei.

A battere i pugni su questo delicato argomento è il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Ragusa, Giuseppe Cucuzzella, il quale ritiene che, stando ai fatti, la nostra Provincia potrebbe perdere la grande occasione di fruire dell’impulso socio-economico che garantirebbe la realizzazione di infrastrutture fondamentali e di vitale importanza per il territorio.

«Invitiamo tutta la classe politica siciliana e quella ragusana in particolare, – afferma l’arch. Cucuzzella – a vigilare con la massima attenzione affinchè il nostro territorio non subisca anche questa ennesima mortificazione».

Si riducono le speranze di reperire finanziamenti concreti in favore delle infrastrutture importanti della Provincia di Ragusa, come l’ammodernamento della S.S. 514 RG-CT, l’ammodernamento del Porto di Pozzallo, il completamento dell’autoporto di Vittoria, l’ammodernamento della rete ferrovoaria, ecc..

Rientrare in questo grande programma è fondamentale perché si tratta di progetti di razionalizzazione ed ammodernamento delle reti ferroviarie internazionali in grado di velocizzare i tempi di percorrenza e garantire l’integrazione fra i diversi sistemi produttivi nazionali.

Perché tagliare fuori la Provincia di Ragusa e l’intera Sicilia?