auto autoveloxDue soci di una ditta in provincia di Ragusa, a bordo di una Mercedes, per evitare il ritiro di patente da parte della Polizia Stradale per eccesso di velocità,  hanno fornito false attestazioni, fornendo i documenti di tre ex dipendenti.  A favorire i due soggetti sono stati il titolare di un autosalone,  il responsabile di un’agenzia di disbrigo pratiche automobilistiche  della provincia di Caltanissetta ed il rappresentante legale.

La Polstrada ha rilevato l’infrazione con la relativa decurtazione di tre punti dalla patente, attraverso il sistema TUTOR, nei tratti autostradali di competenza del comune di Caserta, nei confronti di un ragusano che era bordo di una Mercedes.

Il presunto trasgressore si è presentato negli uffici della Polizia Stradale di Vittoria per contestare le infrazioni  riferendo di non essere stato mai nella zona di Caserta e di non avere condotto una Mercedes.  Attraverso l’espletamento di indagini, gli agenti della Polstrada hanno in effetti verificato che un verbale per un divieto di sosta era stato elevato e pagato da uno dei soci della ditta ragusana. Gli agenti hanno accertato che il denunciante era stato un dipendente della società avente sede in provincia di Ragusa e che a carico della stessa vettura erano stati elevati altri due verbali per eccesso di velocità, rilevati attraverso il TUTOR.

In queste occasioni  erano stati esibiti  i documenti di altri due ex dipendenti, che sono le vittime.

Dalla denuncia alla Polstrada del ragusano si è risaliti ai cinque soggetti che, per evitare rogne, avrebbero addebitato agli ignari ragusani le infrazioni contestate.

I cinque sono stati denunciati in concorso per  falso in quanto, dopo aver ricevuto la notifica dei verbali, hanno prodotto false attestazioni inoltrando alla polizia stradale i documenti dei presunti trasgressori e le false dichiarazioni nella quali si dichiaravano i conducenti della Mercedes, responsabili delle infrazioni.

Nei confronti dei 5 è scattata la denuncia penale per falso alle Procure presso i cui comprensori sono state presentate le false attestazioni.

Viviana Sammito