Omicidio Loris. Villardita: “La mia assistita è innocente, la sentenza costruita sulle bugie”
- 8 Giugno 2018 - 7:40
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L’avvocato Francesco Villardita ha richiesto l’assoluzione alla Corte d’assise d’appello di Catania, per la sua assistita, Veronica Panarello, la mamma di Santa Croce Camerina condannata a 30 anni di reclusione in primo grado per l’omicidio del figlio Loris. La Panarello si è sempre dichiarata innocente.
Il Pg ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 5 luglio per repliche. Poi è previsto che la Corte si ritiri in camera di consiglio per la sentenza.
“Abbiamo chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto – ha detto Villardita – anche per contraddittorietà e insufficienza della prova. In ogni caso, se c’è una compartecipazione a qualunque titolo al fatto potrebbe inquadrarsi sotto il profilo di un concorso anomalo e non di un concorso pieno. Riteniamo inoltre che il comportamento della Panarello – ha detto ancora Villardita -, qualunque sia stato, è affetto da un disturbo di personalità. La sentenza di primo grado – ha ricordato il penalista – è stata costruita sulle cosiddette ‘bugie della Panarello’ “.
Veronica Panarello in primo grado, è stata condannata a 30 anni di reclusione dal Gup di Ragusa per l’omicidio del figlio Loris e per l’occultamento del cadavere.
Il delitto a Santa Croce Camerina il 29 novembre del 2014.