L’avvocato Francesco Villardita ha richiesto l’assoluzione alla Corte d’assise d’appello di Catania, per la sua assistita, Veronica Panarello, la mamma di Santa Croce Camerina condannata a 30 anni di reclusione in primo grado per l’omicidio del figlio Loris. La Panarello si è sempre dichiarata innocente.

Il Pg ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado.

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 5 luglio per repliche. Poi è previsto che la Corte si ritiri in camera di consiglio per la sentenza.

“Abbiamo chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto – ha detto Villardita  – anche per contraddittorietà e insufficienza della prova. In ogni caso, se c’è una compartecipazione a qualunque titolo al fatto potrebbe inquadrarsi sotto il profilo di un concorso anomalo e non di un concorso pieno. Riteniamo inoltre che il comportamento della Panarello – ha detto ancora Villardita -, qualunque sia stato, è affetto da un disturbo di personalità. La sentenza di primo grado – ha ricordato il penalista – è stata costruita sulle cosiddette ‘bugie della Panarello’ “.

Veronica Panarello in primo grado, è stata condannata a 30 anni di reclusione dal Gup di Ragusa per l’omicidio del figlio Loris e per l’occultamento del cadavere.

Il delitto a Santa Croce Camerina il 29 novembre del 2014.