veronica panarello newIl 3 dicembre il legale di Veronica Panarello, Francesco Villardita, dovrà decidere con quale rito difendere la propria assistita. La richiesta di rinvio, accolta dal Gup, Andrea Reale, con il relativo congelamento dei termini della  misura cautelare fino alla data dell’udienza, è stata presentata dall’avvocato Villardita perché la procura ha fatto integrazione agli atti dell’indagine preliminare sulla consulenza medico legale: un dettaglio in più che in particolar modo riguarda le fascette strette ai polsi e che il legale vuole studiare meglio con i periti di parte.

Le fascette elettriche che Veronica Panarello (nella foto è in auto durante il sopralluogo dei giorni scorsi nel vecchio mulino a Santa Croce Camerina) dice di avere notato la sera prima della morte di Lorys ai polsi del bambino, per il medico legale, Giuseppe Iuvara, sono state strette post mortem, dopo il decesso. Gli inquirenti hanno riportato la donna prima nel canalone dov’è stato trovato morto Lorys alla ricerca dello zainetto che Veronica ha detto di avere gettato nei paraggi, nella strada per andare al castello di Donnafugata. Dello zaino nessuna traccia. Unica dichiarazione lampante tra le lacrime “mi luvai a vita sula”, (mi sono tolta la vita da sola). Dalle intercettazioni telefoniche di due amiche di Veronica è emerso che una delle due ha riferito: lo zainetto che non si trova più è un punto oscuro e ha detto testualmente: “lei c’entra comunque, il lavoro lo ha fatto anche lei” .

Nessuna traccia nemmeno dell’orologio che la Panarello ha detto di avere lasciato sbadatamente al corso di cucina la mattina del 29 novembre. La cassazione, dopo il ricorso di scarcerazione rigettato, ha motivato lo smarrimento dell’orologio scrivendo <<Appare eloquente che PANARELLO Veronica, la mattina del 29.11.2014 ebbe anche a smarrire l’orologio, ma ciò non accadde, certamente, presso i locali ove si teneva il corso di cucina; è inequivocabile l’ulteriore elemento psicologico del fatto reato>>.

Mentre la Panarello ha cercato  di ricordare, al marito in carcere lo scorso 6 novembre ha messo in dubbio che lei a  casa era sola quando è tornata a prendere Loris. “Ci sono cose che ho metabolizzato, altre non le ricordo”, ha detto durante il colloquio con Davide Stival. Lei ieri, in procura, non ha parlato con il marito, e neanche in aula. Ma prima del 3 dicembre ci si aspetta che Veronica possa ancora ricordare e raccontarci tutta la verità.

Viviana Sammito