veronica panarelloContinuano le udienze al tribunale di Ragusa sul delitto di Lorys. Stamani hanno parlato in aula l’avvocato di Davide Stival, Daniele Scrofani e poi Francesco Biazzo che difende il nonno della vittima, Andrea Stival.

Mentre Scrofani non ha parlato del movente ma ha puntato sullo stato psicologico del suo assistito, invece Biazzo si è concentrato particolarmente sul motivo del delitto, portando a sostegno la tesi del rapporto conflittuale tra Veronica e il figlio Lorys.

Le porte dell’aula si sono chiuse alle 10,30: ora in cui tutti i presenti erano seduti, pronti da ascoltare la relazione illustrata dall’avvocato Daniele Scrofani, che difende la parte civile Davide Stival e la madre, Pinuccia Aprile. Sono stati chiesti in qualità di risarcimento danni, 2milioni per il papà di Loris e altri due per la nonna paterna: è una cifra simbolica e la condanna della Panarello.

Il penalista si è soffermato in apertura sullo stato d’animo di Davide: ha perso un figlio; la moglie, che dopo il processo sarà un’ex con l’avvio della separazione,  è accusata dell’omicidio e c’è il dubbio della relazione tra Veronica e Andrea Stival. Perché per la procura è un movente plausibile del delitto ma non ci sono le prove. Sul motivo dell’omicidio non ha parlato Scrofani spiegando che “non è fondante ai fini del reato”. Piuttosto appare sempre più accreditata la tesi del rapporto distorto tra Veronica e il figlio Lorys. Un equilibrio che da tempo si era incrinato: <<lei non era genitore, lui non era figlio>>: questa la deduzione della psicologa forense, Maria Costanzo. L’avvocato Scrofani ribadisce che il suo assistito, David Stival “non crede alle nuova tesi di Veronica Panarello”, che ha accusato il suocero, Daniele, di avere ucciso Loris per paura che il bambino rivelasse la loro presunta relazione. Il penalista ha poi in aula parlato di Lorys: un bambino cui è stato negato il diritto a un’infanzia serena, una crescita, di studiare e farsi una vita, vedere crescere i suoi figli. Una vita spezzata senza un movente accertato.

Dopo un’ora  e mezza, l’udienza è stata sospesa ed è ripresa con la relazione di Francesco Biazzo, che difende Davide Stival. Il legale si è soffermato sul movente che è da ricercare nel rapporto conflittuale tra madre e figlio. <<Nessuna relazione con la nuora>>, ha sottolineato. Biazzo ha sfruttato i punti dell’arringa del pm, come input, per ripercorrere la personalità dell’imputata. L’avvocato non ha quantificato il risarcimento danni ma è una costituzione di parte civile morale. L’udienza è stata aggiornata al 7 ottobre con l’arringa di Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello.

Viviana Sammito