Continua l’odissea degli immigrati: ancora una volta un tragico sbarco a Pozzallo.

356 immigrati soccorsi e tre cadaveri arrivati stamattina alle 8,30 con la nave battente bandiera spagnola “Proactiva Open Arms”. I corpi sono di due neonati di 80 giorni di vita e di un 20enne. Erano eritrei.

I piccoli sono morti accanto alle braccia delle loro madri: secondo un primo accertamento uno ha perso la vita per annegamento, l’altro per cause naturali come anche il 20enne che ha iniziato il viaggio solo senza riuscire a mettere piede a terra. I tre cadaveri sono stati condotti negli obitori dei cimiteri di Ragusa, Modica e Vittoria per l’ispezione cadaverica che sarà eseguita dal medico legale Maurizio Santoro che chiarirà con certezza le cause della morte.

All’interno dell’imbarcazione è salito anche il medico del porto, Vincenzo Morello e il dottore, Carmelo Scarso, per constatare lo stato di salute degli altri immigrati: ci sono donne in gravidanza e qualche caso di traumi alle gambe, probabilmente per la posizione assunta durante la traversata nelle imbarcazioni di fortuna piccole, anguste e stracariche di esseri umani. Sono stati trasportati in tutti gli ospedali della provincia. In questo sbarco, che si è concluso alle 13,30,  sono presenti molte donne incinte con due bambini ciascuno al seguito.

Le Forze dell’Ordine, protezione civile e volontari sono a lavoro dalle prime ore della mattina per l’accoglienza e il trasferimento nell’hot spot dei 356 immigrati. Le indagini sono volte ad accertare le cause dei tre decessi e l’identità degli scafisti attraverso l’escussione dei testimoni.

Viviana Sammito