discarica[1]Forse è arrivato il momento di rimuovere tutte le targhe e le insegne su cui campeggia la scritta “Benvenuto a Scicli, Patrimonio dell’Umanità” e sostituirle con alcune nuove su cui si potrà leggere la scritta “Benvenuti a Scicli, città dei rifiuti”.

Sì, proprio così. Perché, come se non bastassero già le discariche di Petrapalio e San Biagio, l’inquinamento delle falde acquifere e del suolo per l’uso sconsiderato di pesticidi, l’inquinamento del mare per gli scarichi civili e chissà cos’altro, ad aggravare la situazione ambientale già drammatica pare sia prevista l’apertura di due nuove discariche. E dove sarebbero previste queste due nuove discariche? Lì, sempre lì, in quel famigerato triangolo del nostro territorio ricompreso tra le contrade di Truncafila, San Biagio e Cuturi.

Tutto questo pare stia per essere deciso da forze politiche ed economiche di livello regionale, con l’avallo di organizzazioni ambientaliste ed esponenti politici locali, senza che gli organismi istituzionali e le rappresentanze della città vengano consultate.

Al Governo Regionale vogliamo dire che Scicli ha già pagato al proprio comprensorio (Scicli, Modica, Pozzallo, Ispica), attraverso la megadiscarica di San Biagio, un prezzo altissimo in termini di costi ambientali ed economici e non intende subire ulteriori “soprusi” da parte di chi vuole esercitare il proprio potere con la tracotanza di chi non tiene conto dei danni che arreca alla vita della comunità locale.

Invitiamo pertanto i Partiti e i Movimenti politici a rendere nota ai cittadini la propria posizione rispetto all’apertura di queste due nuove discariche, e che siano posizioni chiare e inequivocabili rispetto a quelle assunte dai loro rappresentanti istituzionali.

Il Sindaco e i componenti della Giunta facciano la loro parte e dichiarino apertamente che non lasceranno nulla di intentato al fine di difendere le sorti e il futuro della Città di Scicli.

Cutass – Cittadini Uniti a Tutela dell’Ambiente e della Salute di Scicli