Non più precari. Sono 151 i docenti che saranno assunti in provincia di Ragusa
- 28 Luglio 2017 - 14:12
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Sono 51.773 le nuove assunzioni in ruolo negli anni 2017- 2018 nella scuola a livello nazionale, sono 151 i docenti che saranno assunti in provincia di Ragusa e quindi non saranno più precari.
A renderlo noto è il segretario generale della federazione lavoratori della conoscenza di Ragusa, Adriano Rizza dopo che il Miur ha pubblicato il Decreto Ministeriale con il quale si definiscono le 51.773 assunzioni a tempo indeterminato del personale docente e nel quale sono specificate le procedure e il calendario delle operazioni.
Immissioni in ruolo in provincia di Ragusa ne sono previste 151, così ripartite:
Infanzia 7 – Primaria 14 – I grado 56 – II grado 38 – Discipline Musicali nei Licei13
Infanzia Sostegno 4 – Primaria Sostegno 12 – I grado (media) Sostegno 3 – II (superiori) Sostegno 4.
Le nomine avverranno a partire dal 27 luglio con il 50% degli insegnati inseriti nelle graduatorie di merito del concorso ordinario e il 50% dalle graduatorie ad esaurimento, salvo eventuali recuperi rispetto alle operazioni dello scorso anno.
Per il personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, direttori dei servizi generali e amministrativi, cuochi) i contingenti saranno definiti entro il 10 agosto.
Le operazioni di assunzioni devono concludersi entro il 5 agosto in modo da permettere ai neo-assunti di presentare la propria candidatura per l’assegnazione da ambito a scuola.
Gli istituti procederanno all’individuazione degli aspiranti entro il 12 agosto. Per i docenti che non hanno ricevuto proposte o le hanno rifiutate provvederà l’ufficio scolastico regionale (dal 16 agosto) sulla base del punteggio nelle graduatorie . Per la scuola dell’infanzia è previsto anche il recupero, a favore delle graduatorie ad esaurimento della quota eccedente il 15% utilizzata lo scorso anno per assunzioni dal concorso 2012.
<<I migliori auguri a tutti i docenti che dopo lunghi anni di precariato, di sacrifici e di studio, riusciranno finalmente a raggiungere un traguardo così importante. Un ruolo di grande responsabilità- ha commentato il segretario Rizza- Un lavoro che richiede, oltre ai titoli, una buona dose di vocazione. Calamandrei diceva che trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere; ebbene se i nostri insegnanti riusciranno in questo allora lasceranno un segno indelebile nella memoria dei loro alunni>>.
Viviana Sammito