scuola insegnanteSono 51.773 le nuove assunzioni in ruolo negli anni 2017- 2018 nella scuola a livello nazionale, sono 151 i docenti  che saranno assunti in provincia di Ragusa e quindi non saranno più precari.

A renderlo noto è il segretario generale della federazione lavoratori della conoscenza di Ragusa,  Adriano Rizza dopo che il Miur ha pubblicato il Decreto Ministeriale con il quale si definiscono  le 51.773 assunzioni a tempo indeterminato del personale docente e nel quale sono specificate le procedure e il calendario delle operazioni.

Immissioni in ruolo in provincia di Ragusa ne sono previste 151, così ripartite:

Infanzia 7 – Primaria 14 – I grado 56 – II grado 38 – Discipline Musicali nei Licei13

Infanzia Sostegno 4 – Primaria Sostegno 12 – I grado (media) Sostegno 3 – II (superiori) Sostegno 4.

Le nomine avverranno a partire dal 27 luglio con il 50% degli insegnati inseriti nelle graduatorie di merito del concorso ordinario e il 50% dalle graduatorie ad esaurimento,  salvo eventuali recuperi rispetto alle operazioni dello scorso anno.

Per il personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, direttori dei servizi generali e amministrativi, cuochi) i contingenti saranno definiti entro il 10 agosto.

Le operazioni di assunzioni devono concludersi entro il 5 agosto in modo da permettere ai neo-assunti di presentare la propria candidatura per l’assegnazione da ambito a scuola.

Gli istituti procederanno all’individuazione degli aspiranti entro il 12 agosto. Per i docenti che non hanno ricevuto proposte o le hanno rifiutate provvederà l’ufficio scolastico regionale (dal 16 agosto) sulla base del punteggio nelle graduatorie . Per la scuola dell’infanzia è previsto anche il recupero, a favore delle graduatorie ad esaurimento della quota eccedente il 15% utilizzata lo scorso anno per assunzioni dal concorso 2012.

<<I migliori auguri a tutti i docenti che dopo lunghi anni di precariato, di sacrifici e di studio, riusciranno finalmente a raggiungere un traguardo così importante. Un ruolo di grande responsabilità- ha commentato il segretario Rizza-  Un lavoro che richiede, oltre ai titoli, una buona dose di vocazione. Calamandrei diceva che trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere; ebbene se i nostri insegnanti riusciranno in questo allora lasceranno un segno indelebile nella memoria dei loro alunni>>.

Viviana Sammito