Sole, spiaggia e ruspe. Questa la coreografia delle dune di Marina di Modica dove sabato mattina è intervenuta la Guardia Costiera di Pozzallo per verificare i permessi e quindi bloccare l’ennesimo caso di movimentazione sabbia in area SIC da parte di privati.

A Punta Regilione, tempo fa era stata letteralmente spianata un’area di una cinquantina di metri di dune, probabilmente per agevolare la vista mare alle villette retrostanti. Ma questa operazione ha fatto sì che, in assenza del naturale riparo, durante le giornate di vento ora la sabbia arrivi a invadere il piazzale privato antistante le ville.

Inoltre, proprio dal piazzale in questione, fino a poco tempo fa usciva un tubo di scolo delle acque piovane che scaricava direttamente in spiaggia, provocando una vistosa erosione della sabbia. In pratica, acqua pulita, ma altrettanto dannosa ai fini dell’orografia delle dune.

Dopo un esposto alla Procura di Ragusa da parte di Asso-Consum e dopo l’intervento degli organi competenti del Comune di Modica il tubo è stato rimosso.

Ma torniamo a sabato mattina: le ruspe erano alacremente al lavoro per rimuovere la sabbia dal piazzale privato e ributtarla in spiaggia. Non ovviamente per ripristinare quanto modificato, bensì spalmandola per un centinaio di metri e deturpando ulteriormente la vegetazione e la conformazione anche del resto della duna.

«Area SIC, spiaggia, dune forse non hanno un padrone, di sicuro nessuno avrebbe, eventualmente, ributtato la sabbia in casa del vicino, ma proprio perché sono un bene di tutti vanno trattate con ancora maggiore rispetto – ha dichiarato l’avv. Rosario Nigro di Asso-Consum che ha anche aggiunto – Permessi e autorizzazioni devono essere osservati oltre che richiesti secondo logiche serie, pensate e soprattutto studiate per risolvere efficacemente i problemi e non solo per ‘buttarli’ oltre il perimetro della propria casa. Spostare un tubo, chiudere un buco o togliere un blocchetto non sono certo soluzioni idonee e all’altezza del problema».