“Il Commissario Montalbano” ha raggiunto il 43,26% e 10.150.000 spettatori, con il secondo e ultimo appuntamento della stagione 2019 della fiction.

Due episodi che conquistano ancora una volta i telespettatori, incollati su RaiUno per seguire le storie tratte come sempre dai romanzi di Andrea Camilleri e diretti da Alberto Sironi, fiction prodotta da Palomar con la partecipazione di Rai Fiction, prodotta da Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti.

Accanto al protagonista Luca Zingaretti, il cast storico è come sempre composto da Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella) e con la partecipazione di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia.

Il cast dell’episodio di ieri sera è composto da Selene Caramazza, Giulio Brogi, Roberta Caronia, Marco Basile, Roberto Nobile, Aldo La Spina, Davide Lo Verde, Giovanni Guardiano, Rosa Giustolisi, Aglaia Mora, Angelo Tosto, Silvia La Monaca, Francesco Colaiemma, Nellina Laganà, Nino Bellomo, Lorenzo Adorni, Fabrizio Romano e con Dominic Chianese.




Molto toccante l’omaggio a Marcello Perracchio (morto il 28 luglio 2017), attore che interpretava il personaggio del medico legale, il dottor Pasquano. E’  stato uno dei momenti più toccanti e significativi della 13esima stagione del Commissario Montalbano, di questi due episodi andati in onda l’11 e 18 febbraio 2019. Luca Zingaretti nei panni di Montalbano, insieme ai suoi colleghi, che omaggiano la morte dell’amico mangiando quei cannoli di cui lui era ghiotto. “Un personaggio – quello di Pasquano – che Marcello amava come un figlio, si assomigliavano, e che gli aveva regalato la popolarità e, soprattutto, l’affetto della gente”. A parlare è la moglie dell’attore, Franca Guerrieri, intervistata da Repubblica.

Il personaggio del dottor Pasquano è stato per 20 anni una colonna portante degli episodi della serie tratta dai racconti di Camilleri. Sempre presente, mai invadente. Come aggiunge la moglie di Perracchio: “Vent’anni fa, quando iniziarono le riprese della serie televisiva il regista Alberto Sironi offrendogli il ruolo del medico legale gli disse: ‘Purtroppo i personaggi maggiori sono stati assegnati, ma conosco il tuo talento e questo piccolo personaggio ci sarà in ogni puntata”.

“Un diario del ’43” ha messo in scena il funerale del dottor Pasquano in quella che è una sorta di omaggio e tributo alla scomparsa dell’attore siciliano Marcello Perracchio. La scena della tumulazione, che ha avuto luogo nello storico cimitero di Scicli, ha rappresentato un momento toccante per tutta la troupe perché Vincenzo Perracchio ha fatto parte della grande famiglia della serie tratta dai romanzi di Andrea Camilleri sin dall’inizio.




Tre storie arrivano a Montalbano dal passato nella puntata di ieri: la scoperta, dopo la demolizione di un vecchio silos, di un diario scritto nell’estate del 1943 da un ragazzo che allora aveva quindici anni, Carlo Colussi. Il ragazzo, intriso di ideologia fascista, confessa di aver compiuto un atto terribile all’indomani dell’8 settembre 1943, una strage. Il giorno stesso della scoperta del diario si presenta da Montalbano un novantenne dall’aria arzilla, John Zuck. L’uomo, vigatese di nascita, durante la guerra fu fatto prigioniero dagli americani. Complice anche la morte di entrambi i genitori in un incidente stradale, decise di restare negli USA e di rifarsi una vita. Tornato a Vigata ha scoperto il suo nome inserito erroneamente sulla lapide dei caduti in guerra. Chiede a Montalbano se può aiutarlo a far cancellare il suo nome dal monumento. Zuck fa molta simpatia a Montalbano, che prende a cuore la sua pirandelliana vicenda. Il giorno dopo l’incontro con Zuck un altro novantenne, Angelino Todaro, uno dei più ricchi imprenditori della città, viene trovato morto. Qualcuno l’ha ucciso. Tra le luminarie della festa di San Calorio, Montalbano capirà che le tre storie sono collegate fra loro. Ma in modo del tutto sorprendente. E tragico.

Montalbano, dopo questi due episodi inediti, tornerà ad allietare i telespettatori di Rai1 con le repliche, sempre al lunedì sera, a partire da Aprile.

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Dal 1999, anno di messa in onda del primo episodio “Il ladro di merendine”, il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti, è diventato amico imprescindibile del pubblico di Rai 1, conquistando ad ogni film nuovi spettatori e consensi unanimi. Per festeggiare il ventennale della serie evento più attesa del piccolo schermo “Il Commissario Montalbano” è tornato sulla rete ammiraglia con due nuovi appuntamenti, tratti dagli omonimi romanzi e racconti di Camilleri editi da Sellerio.

I due nuovi episodi, trasmessi da Rai in esclusiva e in prima visione, fanno salire a 34 film complessivi la tv movie collection tra le più acclamate da pubblico e critica. Il successo delle storie del commissario di Vigàta, oltre alle prime visioni sempre vincitrici della serata, ha raggiunto, nelle ultime serie, punte di ascolto di ben oltre i 12 milioni di spettatori e il 44% di share, e si è consolidato negli anni anche grazie alle oltre 150 repliche in prima serata che hanno continuato ad ottenere ascolti record anche al sesto o settimo passaggio televisivo.