I Carabinieri della Stazione di Modica, nel corso della mattinata hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa su richiesta del Pubblico Ministero Dott. Fabio D’ANNA per i reati di truffa pluriaggravata ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e peculato aggravato. I militari hanno tratto in arresto lo sciclitano Carmelo APRILE, dirigente medico dell’Ospedale Maggiore di Modica e noto specialista di gastroenterologia.




L’attività investigativa svolta interamente dalla Stazione di Modica, sotto la direzione della Procura di Ragusa, con attività d’intercettazione telefonica, acquisizione di documentazione presso l’Azienda Sanitaria Provinciale e l’escussione di numerosi pazienti, ha permesso di acclarare una consolidata gestione personalistica e scorretta, a danno dello Stato e di pazienti spesso bisognosi e poco abbienti, della pubblica funzione del dirigente medico indagato, fornito di rapporto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo.

Lo specialista ha svolto costantemente numerosi esami diagnostici e visite mediche, utilizzando mezzi, farmaci, locali e forza lavoro dell’Ospedale ove presta servizio, in totale violazione di norme, poiché, non essendo autorizzato allo svolgimento di attività di libera professione in intra moenia, ha indotto molti pazienti a non prenotare tramite centro prenotazioni, ed ha preteso, quale corrispettivo della visita, somme di denaro anche maggiori rispetto al prezziario regionale.

Tutti i versamenti sono avvenuti in contante, senza rilascio di alcuna ricevuta fiscale, con danno ingente sia ai pazienti che al Servizio Sanitario Nazionale.

Il delitto di peculato contestato si è estrinsecato nell’aver svolto visite ed esami appropriandosi delle strumentazioni a lui fornite dalla struttura sanitaria. L’abuso d’ufficio si è configurato anche nei casi in cui, senza alcuna copertura normativa, ha svolto prestazioni sanitarie a titolo amicale e gratuito, provocando danno economico all’Azienda Sanitaria, nonché violando i principi di corretta gestione delle liste d’attesa previsti dal Piano Regionale vigente.

L’indagine, scaturita dalla denuncia di un cittadino che coraggiosamente ha ravvisato che la condotta dello specialista non fosse corretta, investiva l’arco temporale dal Gennaio al Novembre 2018 ed ha fornito alla Procura di Ragusa un quadro indiziario chiaro ed incontrovertibile che permetteva l’emissione del provvedimento in breve tempo.

I malcapitati pazienti si vedevano costretti a versare anche 150 Euro per un esame diagnostico a fronte di un ticket molto minore, che avrebbe assicurato anche alle casse dell’Ospedale il corretto corrispettivo per l’uso dei mezzi.

L’attività dei militari dell’Arma ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato che è gravato dal procedimento penale per condotte simile quando svolgeva servizio presso il Nosocomio di Scicli, ed ha condotto a rassegnare al Pubblico Ministero le esigenze cautelari stringenti per evitare la commissione di reati della stesse specie di quelli commessi.

Il Giudice per le indagini preliminari, concordando con le richieste del Pubblico Ministero, rassegnate dai Carabinieri di Modica ha emesso le odierne misure cautelari.

Nelle considerazioni dell’ordinanza, il GIP ha voluto sottolineare la personalità incline alla gestione consolidata di un sistema illegale che sorreggeva la pubblica funzione, ed un’indole di spregio delle regole nonché particolarmente proclive all’illecito arricchimento personale.

Al termine delle formalità l’uomo è stato associato agli arresti domiciliari.