Perseguitare le persone, con telefonate, appostamenti, email, chat, è un reato. 

La persona che commette questo reato, lo stalker, spesso non se ne rende conto, anche se riceve avvisi orali da parte di chi subisce, continua a violare la legge.

Chiusa con l’arresto di un pensionato, in flagranza, un’indagine condotta da mesi dalla polizia locale di Modica. L’accusa per l’uomo è di stalking nei confronti di un’ausiliaria del traffico.

Tutto era partito dai ripetuti danneggiamenti commessi sull’autovettura privata della vittima per svariate migliaia di euro. Gli episodi erano iniziati circa un anno fa, anche se quelli realmente accertati con elementi probatori sono quattro.

L’indagine è entrata nel pieno della sua determinazione circa quattro mesi fa, quando è stata individuata un’area servita da sistemi di videosorveglianza dove si faceva parcheggiare il veicolo privato dell’ausiliaria del traffico. L’indagato, G.I., 65 anni, modicano, pensionato, giornalmente e, soprattutto, in ore pomeridiane, si accertava, in primis, dov’era parcheggiato il veicolo, poi agiva in maniera repentina rigando   la carrozzeria il Suv interessato (i danni sono stati rilevati in tutte le parti).

Alla luce dei ripetuti episodi, l’operatrice era stata costretta a modificare le proprie abitudini e a variare, soprattutto, il tragitto per recarsi al lavoro o per tornare a casa. Nelle ultime settimane, addirittura, era stata costretta pure a ricorrere alla malattia per l’ansia e lo stress accumulato.




Raccolti elementi sufficienti, immagini e testimonianze anche da privati, il fascicolo era stato trasmesso alla Procura della Repubblica.

In attesa del provvedimento dell’autorità giudiziaria, le indagini sono, comunque,  proseguite. Mercoledì pomeriggio, in concomitanza con il rientro in servizio dell’ausiliaria dopo 15 giorni, l’uomo ha agito nuovamente. Stavolta, in zona erano stati collocati due agenti che hanno assistito all’ennesimo atto, notato anche da alcuni cittadini: il pensionato, individuato il mezzo in sosta, in Via Vittorio Veneto, utilizzando un oggetto appuntito, ha nuovamente rigato il veicolo.

E’ stato, quindi, fermato e trasferito presso il Comando.

Espletate tutte le formalità, il P.M. di turno ha concordato con gli elementi raccolti ed ha disposto gli arresti domiciliari con l’accusa, appunto, di stalking.