comune modicaProgetto Popolare per Modica esprime solidarietà al Consigliere Comunale Michele Polino, per essere stato costretto a ricorrere alla magistratura ordinaria a cui ha dovuto segnalare vicende amministrative, ad opera dell’Amministrazione Comunale di Modica.

Ciò in riferimento alla rotatoria realizzata nei primi giorni di luglio all’incrocio  tra la SP83 E SP32 (incrocio Crocevia Sant’Elena Cava Ispica).

Il Consigliere Comunale voleva esercitare la funzione ispettiva nei confronti dell’Amministrazione, la più importante attribuita al Consiglio Comunale e ai singoli Consiglieri e che sta a presidio della trasparenza e del principio di legalità amministrativa, ma si è trovato davanti ad un muro di gomma.

Presentava istanza di accesso agli atti per capirne di più ma gli uffici riferivano verbalmente che in merito alla rotatoria non esisteva alcuna deliberazione politica o determina dirigenziale. Modica si ritrova una rotatoria e non si sa chi l’abbia fatto, quali fondi siano stati utilizzati e chi abbia approvato e collaudato l’opera, questo significa in parole povere. Ma la cosa che più colpisce è che l’ufficio non ha fornito alcuna documentazione sulla normale procedura amministrativa per la sua realizzazione.

Non gli è stata data al Consigliere Polino neanche la possibilità di poter chiedere conto all’Amministrazione nel corso del primo Consiglio Comunale utile, convocato per il 26 luglio 2016 e rinviato per mancanza del numero legale. Aggiornato al giorno successivo il Consiglio Comunale, non raggiungendosi nuovamente il numero legale  (occorrevano solo 12 consiglieri), veniva definitivamente sciolta la seduta e riconvocata per i primi giorni del mese prossimo. La coincidenza ha voluto che per due giorni la maggioranza dei Consiglieri hanno deciso di fare altro. Il 27 luglio, cosa curiosa, solo in sei presenti, tra i quali, oltre a Michele Polino, Ivana Castello e Carmelo Cerruto, tutti e tre accomunati da un unico intento di presentare interrogazioni pesanti nei confronti dell’Amministrazione. Cerruto Carmelo, capogruppo del PD, nel penultimo Consiglio aveva interrogato il Sindaco su alcuni bandi che in ossequio al nuovo codice per gli appalti avrebbero dovuto seguire una procedura complessa perché superiori a 100.00.00 euro, tant’è che due di queste sono state già sospese in autotutela; la Consigliera Castello aveva già pubblicamente anticipato interrogazioni sicuramente scomode sul bilancio.

Spetta ai Consiglieri Comunali, nessuno escluso, il dovere di riaffermare veramente il ruolo del Consiglio Comunale oramai ridotto a strumento di ratifica degli atti dell’Amministrazione

Ritornando sulla questione sollevata da Polino, Progetto Popolare per Modica sulla necessità della realizzazione della rotatoria si era già espresso nel precedente comunicato, ma in uno stato di diritto non si può assolutamente consentire alle istituzioni di dare  esempi di non trasparenza e di non chiarezza, specialmente quando dai cittadini si pretende il rispetto delle norme di qualsiasi natura.

Nei confronti del tema “legalità” nell’azione amministrativa non vorremmo assolutamente registrare l’insensibilità da parte di chi è preposto a controllare per conto dei cittadini elettori che l’interesse generale sia perseguito secondo legge.

Progetto Popolare per Modica auspica una riflessione pubblica delle altre forze politiche su questo tema fondamentale, perché non si vuole assolutamente pensare che si lasci solo chi ci mette la faccia, in questo caso il Consigliere Polino per il coraggio di riferire all’autorità giudiziaria, ma anche nei confronti di chi ha già sollevato problematiche serie sotto questo aspetto e che non vorremmo si trovassero soli pur avendo alle spalle partiti ben strutturati.

PROGETTO POPOLARE PER MODICA

ADESSO MODICA – UDC – SCELTA CIVICA