Pronto-soccorso-modicaPronto soccorso di Modica al collasso. La denuncia è del sindaco, Ignazio Abbate, che ieri sera è andato all’ospedale Maggiore di Modica per fare una visita a una vigilessa ed invece ha trovato lunghe code, anche di persone con in corso ischemie. Un’inefficiente organizzazione che sta mettendo a rischio la salute dei cittadini. Abbate ha fatto intervenire il manager generale, il primario del pronto soccorso e il presidente della Regione.

Erano le 19 ieri sera quando il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, fa scoppiare, simbolicamente,  la bomba al pronto soccorso. Un caso che si trascina da anni: le lunghe attese. Persone con ischemia, gravemente ferite che attendevano di entrare per la visita anche da undici ore. Due soli medici erano di servizio, mentre il primario, Roberto Ammatuna, era a casa.

Abbate era andato al nosocomio per fare visita a una vigilessa e invece passando dal pronto soccorso è stato assalito dalla rabbia dei cittadini. Il sindaco non ha usato mezzi termini, finanche avvertimenti e minacce al presidente della regione, Rosario Crocetta, sollecitandolo alla immediata approvazione del piano di riordino della sanità. Lo stesso ha garantito che il 20 Gennaio sarà approvato l’atto aziendale che consentirà la risoluzione,anche se parziale,dei problemi decennali.

Il rammarico del Sindaco è che nell’ultimo decennio la politica non ha saputo interpretare i cambiamenti della sanità lasciando tutti ,cittadini ed operatori ,inascoltati nei loro bisogni. Il Sindaco di Modica chiederà al Presidente, con insistenza, un’attenzione particolare alla sanità siciliana, da troppo tempo abbandonata a se stessa anche proponendo tavoli tecnici  di revisione di un sistema ormai prossimo al collasso. Se continua così, il sindaco con un’ordinanza farà chiudere l’ospedale. Abbate ha anche mobilitato il primario, obbligandolo a tornare in sede, finanche il manager Maurizio Aricò, che ieri sera è arrivato al Maggiore di Modica.

<<La grave carenza di ausiliari, la carenza di Medici, la carenza di infermieri che si è venuta a creare con il blocco del turnover e con i tagli dei posti letto senza adeguata alternativa  –  ha denunciato il sindaco, che è anche il responsabile della sanità – sta distruggendo qualsiasi prospettiva di sanità pubblica nel futuro di questo territorio>>.

Il Sindaco inoltre ha sollecitato Aricò ad intervenire sul Pronto Soccorso di Scicli che, a fronte di un organico pari a quello di Modica, gestisce solo codici bianchi e verdi dove in un anno si sono registrati appena 4 codici rossi peraltro trasferiti a Modica,”che senso ha tutto questo” – ha detto Abbate –  perché non accorpare in modo da avere una struttura più efficiente?

Ma le emergenze non possono attendere i tempi della Regione. Il sindaco infatti ha sollecitato il manager dell’Asp 7, Aricò, che lunedì incontrerà anche i commissari di Scicli per confrontarsi sulle emergenze al pronto soccorso di Modica, dove servono più medici.

Viviana Sammito