20160813_212457La musica ti porta indietro, e nello stesso tempo avanti, per provare contemporaneamente nostalgia e speranza.

L’arte, invece, non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è creando intensità e armonia tra l’idea, il cuore e la mano dell’uomo.

Musica e Arte unite in un’unica disciplina. Questo è quello che è accaduto sabato tredici agosto, nella splendida location di Villa Gisana, in contrada Zappulla, a Modica.

Sei pittori e un pianista.

Il pianoforte, suonato abilmente dal maestro Sergio Carrubba, posizionato al centro del palcoscenico, è stato uno dei protagonisti della serata mentre i sei pittori davano sfogo alla loro immaginazione dipingendo tutto ciò che la musica suscitava in loro.

Niente era preparato, nulla era dato per scontato.

Le singole tele venivano dipinte in base alle emozioni che ciascuno degli artisti provava in quel momento. La melodia che si sprigionava da uno degli strumenti più nobili, ovvero il pianoforte, non era solo un susseguirsi di note e di tasti, ma anche magia, passione, ascolto. Un piacere per la mente e per l’anima.

Oltre le note e i colori, il tutto è stato arricchito da alcune poesie, recitate dall’attore Giorgio Sparacino e sottolineate dal soprano Claudia Perrone. Ma il momento più atteso si è rivelato il finale, ovvero scoprire i piccoli scrigni colorati dei grandi artisti, frutto del loro estro. Descrivo le sei opere d’arte.

Gieffe G. Fratantonio ha dipinto un quadro astratto, dove i colori preponderanti sono il giallo e il verde. Ha voluto rappresentare l’esplosione di emozioni che solo la musica e l’arte riescono a suscitare.

Emanuela Iemmolo ha dipinto due tele. Una rappresenta il mare, una distesa azzurra e verde, che trasmette una sensazione di pace e tranquillità. La seconda tela rappresenta la campagna, in particolare uno scorcio tipico delle nostre parti: muri a secco, arricchito da carrubi.

Il dipinto di Margaret Carpenzano è anch’essa in stile marittimo, con il mare e le sue onde in primo piano e il cielo un po’ azzurro con una striscia gialla, forse per i raggi del sole, che non si vede ma si immagina.

Lo sfondo del mare è anche protagonista della tela di Antonella Giannone, ma che si differenzia dalle altre in quanto al centro si intravede una sorta di barca a vela.

I due dipinti dell’artista Guido Cicero sono astratti. Ha voluto dare vita a tutto ciò che lo circondava: il pianoforte, lo spartito, le note, il sentimento.

Salvatore Fratantonio, uno dei due ideatori della serata insieme a Guido Cicero, ha dipinto la tela rendendola un best-seller della sicilianità: un campo verde e un cielo, non proprio azzurro, con una nuvola di passaggio. Ma l’attenzione è poi veicolata su un altro soggetto della tela: un carrubo, solitario, tra il cielo e la terra.

Insomma, unire Musica e Arte è stato un esperimento ben riuscito. L’Arte che affascina l’uomo, che coinvolge ogni singolo individuo in maniera differente, suscitando emozioni, ricordi e sensazioni diverse, sia in chi la produce sia in chi la ascolta. Inoltre la Musica permette all’artista di entrare in intimità con sé stessa, mentre l’Arte esprime questa intimità e la traduce a colori.

Lucia Nativo