E’ andata in escandescenza una migrante ospite di un Centro di Accoglienza di Modica. La donna ha obbligato i figli minori a sottoporsi a riti propiziatori.

Una pakistana di 40 anni, ospite da tre settimane in un centro di accoglienza di Modica, sin dalle prime ore del mattino di oggi aveva dato segni di alterazione psichica con invocazioni e cenni di riti propiziatori, nei quali aveva costretto a sottoporsi anche i figli, uno di 5 anni e l’altro di pochi mesi. La donna è andata in escandescenza inveendo contro i figli e le altre ospiti della struttura, tant’è che gli operatori sono stati costretti a chiamare la polizia locale.  Appena arrivati, gli agenti hanno trovato  rannicchiato su un divano con espressione impaurita il figlio di 5 anni della donna. Quest’ultima era in stato confusionale mentre i due figli sono stati accuditi dalle altre ospiti ma erano molto impauriti.

Dopo un breve dialogo tra gli agenti della locale intervenuti e l’immigrata, è stato possibile ricoverarla al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica dove uno psichiatra dell’Asp ha rilevato uno stato allucinatorio della donna. La stessa è stata dimessa, successivamente, con prescrizione terapeutica  e riaccompagnata al Centro di Accoglienza, dove è stata affidata alla responsabile della cooperativa che gestisce la struttura.

 Viviana Sammito