giorgio pucciaE’ stato condannato a tre anni di reclusione il titolare della ditta Puccia, Giorgio, e assolti il figlio Giuseppe e il capo cantiere. Lo ha deciso il collegio dei giudici presieduto da Vincenzo Saito. Giorgio Puccia è stato condannato per episodi di minacce, vessazioni ed intimidazioni, oltre all’estorsione ai danni di alcuni dipendenti. Lui si è sempre detto estraneo ai fatti.

Violenza e minaccia per costringere a commettere un reato e violenza privata, reiterata e continuata nel tempo. Giorgio Puccia, titolare dell’omonima ditta di nettezza urbana, con sede a Modica, e’ stato condannato a tre anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali con l’applicazione anche della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. E’ il dispositivo pronunciato ieri dal presidente del collegio dei giudici, Vincenzo Saito,  e composto da Francesca Aprile ed Elio Manenti. Il figlio di Giorgio Puccia, Giuseppe e il capo cantiere, Giovanni Baglieri, sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Giorgio Puccia è stato invece sollevato dalle accuse di omesso versamento di ritenute previdenziali e di atteggiamenti vessatori nei confronti di alcuni netturbini, per mancanza di prove.

Il titolare dell’impresa era stato accusato di violenza privata  con atteggiamenti prevaricatori e intimidatori nei confronti di 6 dipendenti, adottando provvedimenti disciplinari come forma di ritorsione, a seguito di controlli che i lavoratori, nelle loro denunce, ritennero «ossessivi». Tutte accuse che Giorgio Puccia ha sempre rigettato. 13 dipendenti della ditta Puccia avevano presentato richiesta di costituzione di parte civile ma solo 6 di loro sono stato ammessi come parti offese.

Loro, di cui 5 difesi dall’avvocato Piero Sabellini, gli altri dai legali Orazio Maggio, Antonio Giannone e Giovanni Cassarino, beneficeranno di un risarcimento danni di 6mila euro.   Un netturbino  in particolare avrà un compenso di 10mila euro per un episodio di violenza fisica: ha subito una violenta testata durante una riunione nella sede della ditta. Si attendono i 90 giorni per la motivazione  della sentenza e Giorgio Puccia potrà appellarsi. La pena non è sospesa, sia per le altre cause penali pendenti , sia perché la condanna è superiore ai due anni. Ultimamente Puccia è stavo visto a Palazzo San Domenico, sede del comune di Modica, per la protesta dei netturbini che attendono i mandati di pagamento dal comune. La ditta Puccia per anni a Modica, con le amministrazioni che si sono succedute, ha avuto l’appalto per la raccolta dei rifiuti in città. Da qualche mese la gara d’appalto è stata aggiudicata  alla IGM di Siracusa.

Viviana Sammito