cimi modiAnche i defunti vengono sequestrati. Non trovano pace neanche da morti.  Succede al cimitero di Modica dove nel colombario di proprietà della società “Di Vittorio”, risalente agli anni 70, è pericolante e in stato di degrado.

L’ingresso all’ultimo piano è stato interdetto, tant’è che i familiare dei defunti non possono neanche accedere per lasciare un fiore.

Sono  4500 loculi appartamenti al circolo “Di Vittorio”, 480 salme sequestrate e ora le famiglie chiedono che venga chiuso tutto lo stabile, che chiamano condominiale, perché sta  crollando a pezzi. Il comune non può agire perché il colombario non è di sua proprietà, anche se si è adoperato per la pulizia dei corridoi.

Il punto è che il circolo “Di Vittorio” è stato sciolto nel 2013 per mancanza di soci. L’unico superstite è Enzo Roccasalva, ex consigliere comunale, già assessore e sindacalista, che ha in possesso tutti gli elenchi dei defunti ed è la memoria storica della società, essendo lui lo storico presidente, ma secondo i familiari dei defunti, è latitante.

Enzo Roccasalva, che noi abbiamo incontrato, invece si è reso disponibile a chiarire i fatti riferendo che lui è disposto a incontrare i proprietari dei loculi e dare un contributo in base alla sua esperienza e a cedere i registri con tutti i nomi delle persone che hanno già acquistato i loculi, 50 anni fa. La soluzione sarebbe quella di costituire un nuovo comitato che faccia capo a un cda che gestisca il colombario.

Il signor Rosario Puma ha messo a disposizione il suo numero di telefono (333 5099991) per mettersi in contatto con gli oltre 4000 proprietari dei loculi affinchè ognuno per la propria parte possa contribuire alla messa in sicurezza della struttura e alla manutenzione ordinaria. Intanto il dirigente del V settore, Lavori Pubblici, Puccio Patti, ha garantito che è sua intenzione effettuare a breve un sopralluogo nel colombario del circolo “Di Vittorio” per constatare la stabilità della struttura e emettere, tramite ordinanza sindacale, gli eventuali provvedimenti, se necessario.

Il comune di Modica potrebbe interessarsi alla causa “Di Vittorio” intestandosi il colombario ma  questo significherebbe anche sobbarcarsi le spese per la manutenzione straordinaria. Potrebbe sottoporre la questione al consiglio comunale ma considerato lo stato delle casse comunali l’ipotesi è da scartare.

Viviana Sammito