Assolutamente contraria all’abbattimento di quasi 40 alberi presenti in Via Aldo Moro a Modica, la consigliera Ivana Castello, che dichiara: “Alcune persone hanno ritenuto affermare che io non abbia a cuore l’incolumità degli automobilisti e, comunque, di coloro che passano per quella arteria. Non è così. Ho solo detto che il problema andava affrontato in maniera assolutamente diversa.

Ho inteso criticare il sindaco, e non finirò mai di farlo, per l’abbattimento di 38 giovani alberi che in un’ora di motosega sono passati da esseri viventi a legna da ardere. Esiste il problema dell’incolumità dei cittadini? Bene, io l’avrei affrontato diversamente. Avrei interpellato un esperto e gli avrei posto il problema costituito dalle malformazioni del manto stradale causate dallo sviluppo delle radici. Che si può fare per salvare le piante e, allo stesso tempo, per prevenire le alterazioni del manto stradale? Le risposte possibili sono due: o si interviene sulle radici ed oggi le tecniche esistono e inducono a risultati sempre soddisfacenti; o si espiantano gli alberi, ìntegri e viventi, e si spostano in altro sito. In entrambi i casi le piante oggi sarebbero vive. Ho criticato il sindaco e criticherei anche mio padre ove si proponesse di uccidere gratuitamente un essere vivente. Tutto qui. E’ lecito, sì o no, che muova tale critica? C’è qualcuno che può spiegarmi le ragioni della ferocia di una motosega che taglia in due un giovane Pino? E se qualcuno non è d’accordo con me, voi pensate che io possa sentirmi in torto? Nessuno può convincermi del contrario. La ferocia e la brutalità restano ferocia e brutalità. Esattamente il contrario di quella che definiamo civiltà. Per chi piace e per chi non piace, questo è il mio pensiero – dichiara ancora Ivana Castello -.




Qualcuno s’è chiesto le ragioni per cui, conoscendo le tecniche per salvare le piante, non le ho suggerite all’Amministrazione. Naturalmente perché il sindaco agisce come se fosse a casa sua: ha tenuto nascosta la decisione di abbattere i pini e non ha consultato la minoranza. Eppoi, io le tecniche le conosco: il sindaco è tenuto ad ignorarle?”