Mariano Ferro 2“Dall’8 dicembre la ribellione degli Italiani“. Non ha dubbi il fondatore e leader del Movimento de I Forconi, Mariano Ferro. 

Nonostante gli innumerevoli appelli che si sono sollevati in queste ultimi giorni da parte dei 3 importanti mercati ortofrutticoli della provincia di Ragusa, quello di Vittoria, Donnalucata e Santa Croce Camerina (qui l’articolo:Protesta dei Forconi: i mercati di Donnalucata, Santa Croce Camerina e Vittoria dicono NO), e poi ancora dalle associazioni di categoria degli agricoltori, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, appelli che chiedono l’intervento di S.E. il Prefetto, per impedire il ripetersi dell’enorme danno causato nel Gennaio 2012, con  migliaia e migliaia di kg di prodotti agricoli buttati, andati a male, con la conseguente chiusura di molte aziende, i Forconi sono intenzionati ad andare avanti.

Il fronte antisciopero è formato solo da quegli imprenditori che continuano ad avere la Mercedes parcheggiata davanti all’azienda – dice Ferro -, questo comunicato dei Mercati Ortofrutticoli non ci  fa paura. La verità è che questo è il tempo dei furbi, mentre il tempo degli onesti è finito. E la verità è anche che ci sono molti interessi in gioco: tanti imprenditori maneggiano prodotti che vengono da fuori e li spacciano per siciliani, mentre i piccoli produttori muoiono per colpa di questa concorrenza sleale.  Siamo stati per ore a colloquio col Prefetto di Catania, e Siracusa,  quando io ho detto che purtroppo in Italia sta per scoppiare una situazione simile a quella della Grecia, non hanno saputo darmi torto. Stiamo perdendo tutto – dice Ferro -, ci sono in corso centinaia di sfratti; non so se vale di più una casa, terreni, intere aziende o un camion di pomodori. Per quale motivo chi sta rischiando di perdere la casa dovrebbe fermarsi?”.