iva2I politici, si sa: è una casta che gode di privilegi che manco gli italiani che si alzano la mattina e vanno a lavorare, a volte senza prendere le ferie, riescono a beneficiare nell’arco di un’intera vita. In questo periodo di campagna elettorale, il tema è attualissimo ora più di ieri. E’ ormai noto che l’articolo 18, comma 1, della legge n. 515 del 1993, prevede l’applicazione dell’IVA con aliquota ridotta del 4% “Per il materiale tipografico, attinente alle campagne elettorali, commissionato dai partiti e dai movimenti, dalle liste di candidati e dai candidati” ma per effetto delle disposizioni recate a una legge del  2004, che ha modificato il predetto articolo 18, l’aliquota agevolata è stata estesa ad altre tipologie di beni e servizi.

Fin qui nulla di strano se non fosse che molte persone che purtroppo sono colpite da malattie che costringono alla chemioterapia e alla conseguente perdita di capelli per farsi una parrucca, pagano un’iva al 22%. La denuncia arriva dal noto parrucchiere modicano, Orazio Modica Ragusa, tra i pochi a livello regionale, che vendono e applicano parrucche per necessità oncologiche. Lo stesso, che si fa portavoce delle difficoltà di molte donne costrette a chiedere la parrucca, ha riferito che <<è come se la cliente stesse acquistando un gioiello. Lotto e grido affinché questi signori riflettano>>  ha dichiarato Orazio Modica Ragusa. Una parrucca naturale costa fino a 1300 euro, che con l’iva costerebbe 286 euro in più. Cifre insostenibili per chi deve anche acquistare farmaci costosi oltre a seguire delle terapie settimanale. Si grida alla vergogna, considerando che i manifesti elettorali sono considerati, con l’aliquota agevolata al 4%, importanti come  prodotti di prima necessità che ogni persona dovrebbe acquistare per il proprio sostentamento, la cui aliquota sale anche fino al 10%. In Italia, l’aliquota ordinaria è del 22 per cento, a seguito dell’incremento entrato in vigore il 1 ottobre 2013. La più alta di tutta Europa dopo la Svezia.  Ed è anche previsto l’aumento percentuale dell’aliquota IVA al 25%  è uno dei provvedimenti volti a recuperare risorse finanziarie necessarie a rientrare nel 3% del rapporto Deficit / PIL stabilito dalla UE.  Provvedimenti che penalizzeranno solo il cittadino.

Viviana Sammito