Il Gip di Modica, Sandra Levanti, ha convalidato l’arresto dell’infermiere Vincenzo Giummarra di 47 anni, da qualche giorno ai domiciliari poiché i carabinieri hanno rinvenuto nella sua abitazione di Modica Alta, ventisette confezioni di medicinali a uso esclusivo ospedaliero alcune delle quali, inserite tra i medicinali disciplinati dal DPR 309/’90 (tabella II – sezione D) assimilabili a vera e propria sostanza stupefacente (eroina e cocaina) se il loro uso trascende quello medico. Durante la perquisizione i militari hanno sequestrato anche decine di fiale per prelievo di sangue e un contenitore per trasfusioni sanguigne ancora intriso di sangue; tutto materiale che il Giummarra, portava a casa dall’Ospedale di Modica.

L’infermiere stamani è stato interrogato dal magistrato, alla presenza del suo avvocato Enzo Cavallo, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giudice ha deciso di non convalidare l’arresto per il peculato, mentre ha convalidato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti che poi sono le medicine dopanti che gli erano state rinvenute a casa, disponendone il mantenimento degli arresti domiciliari.

Durante gli accertamenti svolti dai Carabinieri, sarebbe stato denunciato a piede libero inoltre  un altro infermiere dell’Ospedale Maggiore, V.F., 54 anni. I Carabinieri gli hanno trovato in casa, medicine ospedaliere.

Non dovrebbe esserci un collegamento tra i “furti” perpetrati dai due infermieri, se non che abitudinariamente i due svolgessero attività infermieristica privata dopo le ore di lavoro.

Ma nel mirino dei militari, che stanno conducendo le indagini, ci sarebbero altri infermieri.

Pare che a far partire l’inchiesta è stata la denuncia di un collega.