Luca scatàE’ stato ucciso da un agente in prova di Siracusa l’attentatore di Berlino,  Anis Amri, arrivato nel corso della notte in Italia, a Milano. Un altro poliziotto è rimasto ferito a una spalla. Entrambi sono già considerati degli eroi che sono riusciti a fermare la violenza dell’attentato che avrebbe potuto organizzare altri attentati. La polizia italiana ha fatto giustizia a una morte ingiusta: quella della nostra connazionale uccisa al mercatino di Berlino, Fabrizia di Lorenzo

E’ stato ucciso il killer dell’attentato ai mercatini di Natale di Berlino da un poliziotto di Siracusa di 29 anni, Luca Scatà, in una sparatoria a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. L’agente era in prova al locale commissariato  e nel volgere di poche ore la sua vota è cambiata. In un posto di controllo, intorno alle 3, ha fermato Anis Amri: lui ha ferito un poliziotto, il  36enne Christian Movio,  estraendo una pistola calibro 22 dallo zaino, alla richiesta dei documenti e il poliziotto siracusano, di Canicattini, ha risposto al fuoco e lo ha ucciso. Il tunisino ha prima gridato “Allah Akbar” . L’agente ferito subirà un intervento alla spalla ma comunque le sue condizioni sono buone.

Il riconoscimento del cadavere è avvenuto grazie ai dati della misura del volto e al successivo rilievo delle impronte digitali. In tasca aveva alcuni biglietti delle ferrovie francesi, che hanno consentito di ricostruire il tragitto che aveva compiuto. L’uomo in treno aveva viaggiato da Chambery, in Savoia, fino a Torino. Da lì aveva raggiunto la stazione Centrale di Milano dove è arrivato all’una di notte. Infine, dalla stazione Centrale si è spostato a Sesto, dove intorno alle tre di notte ha incrociato gli agenti in pattuglia del commissariato locale.

“Questi due ragazzi straordinari, facendo semplicemente il loro dovere, hanno reso un servizio straordinario alla comunità”, ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti. In queste ultime ore sono stati tanti gli attestati di apprezzamento sul profilo fb di luca scatà, che però da qualche ora è oscurato. Come è emerso nei giorni scorsi, Amri, il tunisino di 24 anni,  ha trascorso cinque anni in Sicilia, dopo essere sbarcato nel 2011, a Lampedusa  presentandosi come un minore non accompagnato.

Quattro anni era rimasto recluso in carcere tra Catania e Palermo. Era stato condannato per disordini nel centro di accoglienza dove era stato ospitato.

Viviana Sammito