Continuiamo ad occuparci di quella che noi abbiamo definito “rotatoria killer”, dove nel giorno di Pasquetta ha perso la vita la giovane comisana Carla Barone. Qualche ora più tardi in quella rotatoria un incidente autonomo: una vettura finisce la sua corsa impattando contro l’incrocio. Pare che la rotatoria quel giorno non fosse illuminata.

E sempre in quella strada, la ex sp 63 Donnalucata-Marina di Ragusa, domenica scorsa  perde la vita il vittoriese Giovanni Tinghino, 71 anni, investito a bordo della sua bici, da una Fiat Punto.

Ieri vi abbiamo dato notizia del sequestro della rotatoria da parte della Polstrada di Ragusa e dell’installazione dei limiti di velocità a 20 km/orari all’ingresso dell’incrocio. Siamo stati contattati da un ciclista amatoriale che percorre spesso la Marina di Ragusa-Donnalucata che ci racconta del pericolo che crea il rigoglioso canneto, ai margini della strada.

Le canne coprono anche la segnaletica verticale e inoltre creano pericolo alla circolazione. Spesso, infatti, il vento muove le canne spingendole nella strada e con la bici si è costretti a effettuare bruschi spostamenti rischiando di essere investiti dai veicoli, auto e camion.

Oltre alla rotatoria stretta e mal realizzata, su quella strada è presente quindi un altro pericolo, le canne.

Video: PMM Group