Nel video qui sopra un tratto di strada Marina di Ragusa-Donnalucata, ripulita dalle minacciose canne cresciute proprio a bordo strada. Dopo il nostro articolo che potete leggere qui, finalmente quelle pericolose canne sono state tirate via con una ruspa. La denuncia del nostro giornale è servita!

Nell’articolo che abbiamo pubblicato lo scorso 20 Aprile, si scriveva di quel tratto di strada che collega le due frazioni balneari di Ragusa e Scicli parlando di quella che noi abbiamo battezzato “rotatoria killer”, dove nel giorno di Pasquetta ha perso la vita la giovane comisana Carla Barone. Qualche ora più tardi in quella rotatoria un incidente autonomo: una vettura finisce la sua corsa impattando contro l’incrocio. Pare che la rotatoria quel giorno non fosse illuminata.

E sempre in quella strada, la ex sp 63 Donnalucata-Marina di Ragusa, il 15 Aprile scorso muore investito il 71enne vittoriese Giovanni Tinghino, mentre era a bordo della sua bici.

Ma l’altro pericolo di quel tratto di strada oltre alla rotatoria (posto sotto sequestro) era il rigoglioso canneto, ai margini della strada.

Le canne coprivano  anche la segnaletica verticale creando pericolo alla circolazione. Spesso, infatti,  il vento faceva muovere le canne spingendole verso la strada, costringendo i ciclisti a effettuare bruschi spostamenti rischiando di essere investiti dai veicoli, auto e camion.

Oltre alla rotatoria stretta e mal realizzata, su quella strada abbiamo segnalato quindi il pericolo canne.

Finalmente nei giorni scorsi sono state rimosse.

Video: Angelo Campailla